Alex wrote:
a questo punto mi viene da pensare che anche in ambito gare esistano diverse tecniche, perchè busto spezzato e frontale, senza rotazione sono alla base della tecnica utilizzata da molti atleti!
Sì, per quello che so, esistono alcune varianti che dipendono sia dal maestro che dall'atleta(un po' come avviene nel farsi il setup). In ogni caso ho conosciuto 2 persone (una del nord e una delle mie parti) che si stavano preparando per la selezione maestri e, bene o male, la tecnica che praticavano era molto simile tra di loro e simile anche a quella che ho visto utilizzare da Cesare Pisoni.
Sinceramente nelle gare non vedo busto completamente frontale, ma vedo il busto che segue sempre la direzione degli attacchi. Io per busto frontale intendo che guarda sempre la direzione di massima pendenza mentre le gambe si muovono sotto, facendo fare tutto alle anche e, da quel che ho capito, questa non è una buona cosa, perché il busto sta da una parte, le gambe dall'altra, ve lo immaginate un ammortizzatore fatto a "L"? Io me lo immagino ad "I"!
Quando parlavo di busti spezzati evidentemente sono stato poco preciso e chiedo venia. Intendevo dire che è inutile portare avanti il busto se non si effettua un buon movimento di gambe. Rimanere con le gambe rigide, seppur con una buona inclinazione della tavola, e spezzare di busto non va bene. Ovviamente, se si effettua un buon piegamento, è fisiologico andare a compensare un po' col busto in avanti cercando di centrare il peso, per evitare di cappottarsi. Questo è quello che vedo fare nelle gare.
Alex wrote:
Però, a mio parere, la tecnica di un particolare stile non dovrebbe essere ispirata dalle gare piuttosto il contrario. Se esiste un stile, solo dopo nascono le competizioni per quel particolare stile e solo dopo si creano delle approssimazioni delle tecnica per ottimizzarne l'utilizzo in quel particolare campo d'applicazione cioè su di un tracciato che mediamente ha caratteristiche simili...cosa ne dite? sicuramente esistono atleti meno tecnici di altri ma più veloci, ci sono molti fattori che entrano in gioco durante una competizione, tra cui fattori emotivi e potenza fisica!
Ipotiziamo uno slalom gigante con due sistemi di valutazione: nel primo si utilizza il cronometro , mentre nel secondo una giuria che valuta lo stile come se fosse l'esecuzione di un tuffo...secondo me ci sarebbero campioni distinti per le due specialità

La faccenda è nata da questo. Gli atleti si allenano, gareggiano, alcuni diventano bravi, altri fortissimi.
Ad un gruppo di persone intelligenti viene l'idea:"perché non cerchiamo di capire cosa questi atleti fuori dal comune aggiungono alla tecnica di base (allo stile) che già conosciamo? Spesso è solo forza fisica e mentale ma a volte può essere anche una particolare modifica della tecnica a cui nessuno aveva mai pensato prima ma che l'atleta applica in maniera innata. In questo modo possiamo avere una tecnica sempre in continua evoluzione. Il concetto è guardare quelli più bravi di noi per vedere come fanno e migliorare via via la tecnica.
Per cui generazioni di nuovi maestri di snowboard vengono su con questa idea secondo me correttissima.
Il risultato sportivo è importante ma, per le persone normali che vanno da un maestro è altrettanto importante acquisire una tecnica concreta ed efficace che permetta loro di affrontare pendii di diversa difficoltà (pendenza, ghiaccio) avendo sempre il controllo della situazione.
Non riesco a pensare ad una gara di hard in cui si debba dare così tanto peso alla "bellezza" del gesto. Per me la tecnica hard deve essere efficace, più che bella (mia opinione personale). Fare delle belle carvate (non parlo di EC) su neve perfetta e su piste poco pendenti è relativamente facile, aggredire con sicurezza un muro e dominarlo è tutt'altra cosa. Il carver più spettacolare da vedere magari messo in situazioni critiche sbaglia clamorosamente! Ripeto, io scelgo l'efficacia del gesto. E se un atleta scende a forte velocità su una pista difficile e la domina, state pur certi che la tecnica che applica è efficace.
Vorrei sottolineare che queste sono solo mie opinioni della cosa e io non sono né un maestro né un atleta ma solo una persona appassionata
Ciao!