Chi è che produce le tavole a Sigi Grabner?

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Post by H2O » Monday 18 May 2009, 9:21

codighel wrote:non ho detto che Lui non è in grado di fare buone tavole,è che per quanto riguarda il RACE recentemente sono cambiate molte cose,appunto punte quatre camber positivi_negativi...cosa che Holzinger non mi risulta faccia,e questo lo taglia un pò fuori da quello che è il mondo agonistico.ciò non vuol dire che le sue tavole non siano delle gran tavole
Lui Holzinger ti fa la tavola come la vuoi! Vedo che insisti con la punta quadra....ma è la cosa piu' facile da fare per un artigiano.
Cosa intendi per camber positivi e negativi su una tavola race?
Poi, sono d'accordo con te che il mondo race è un mondo a parte che richiede soprattutto applicazione costante a quello specifico comparto, di energie e soprattutto di mezzi....
Pietro
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codighel
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Post by codighel » Monday 18 May 2009, 9:47

non insisto con la punta quadra,è vero che è lacosa più semplice da fare,c'è addirittura qualche atleta che semlpicemente le taglia le punte..!Per camber positivo-negativo s'intende il "ponte"non più da punta a coda molto accentuado al centro,ma appunto il nuovo sistema adottato da i maggiori costruttori (per quanto riguarda il race)..ovvero,un bassissimo ponte sotto i piedi e nose - tail che risalgono marcatamente verso l'alto,vedi SG,Kessler,Ipex equalche altro...questo apunto credo sia un pò meno facile de fare,inquanto credo che vadano addirittura modificate le presse!!
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Post by stokaz » Monday 18 May 2009, 11:01

Cecco wrote:Quando quest'estate sarò su dai miei in Friuli, andrò a visitare lo spaccio della Elan visto che so dov'è.
Non è distante dal confine.
Mi sono informato e per certo vendono anche hard.
Vi farò sapere.
Hanno tavole hard... come fai ad esserene certo? hai chiamato?...info plz!

e poi... scusate l'ignoranza... ma che tavole hard produce la elan ora?
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Post by H2O » Monday 18 May 2009, 13:28

codighel wrote:non insisto con la punta quadra,è vero che è lacosa più semplice da fare,c'è addirittura qualche atleta che semlpicemente le taglia le punte..!Per camber positivo-negativo s'intende il "ponte"non più da punta a coda molto accentuado al centro,ma appunto il nuovo sistema adottato da i maggiori costruttori (per quanto riguarda il race)..ovvero,un bassissimo ponte sotto i piedi e nose - tail che risalgono marcatamente verso l'alto,vedi SG,Kessler,Ipex equalche altro...questo apunto credo sia un pò meno facile de fare,inquanto credo che vadano addirittura modificate le presse!!
Il camber inverso è già stato utilizzato da ormai qualche anno da alcune case di sci (K2 tra le prime, adottando doppio o singolo camber inverso in base ai modelli ed utilizzi) per attrezzi marcatamente freeride/big mountain e sta ormai prendendo piede tanto è che per il 2010 quasi tutte le case avranno in catalogo modelli a camber inverso. Nello snowboard c'è Lib-tech che utilizza doppio camber inverso su tavole soft principalmente orientata al freeride. Tali soluzioni, generate principalmente con l' "effetto pressa" di cui accenni, sembrerebbero non adatte a terreni race/duri in quanto ne limitano la lunghezza di scorrimento/lamina effettiva, aderenza e rigore direzionale.
Sembrerebbe invece che la soluzione adottata sulle tavole race, sia piuttosto intervenendo sugli spessori/diversificazione della rigidità/materiali dell'anima (anche www.apex-snowboards.com - sezione technology), come già viene fatto da tempo in ambito sci.
Ogni bravo artigiano parte da anime grezze ed interviene nei punti stabiliti assottigliando piu' o meno in modo da determinarne caratteristiche di flex e camber e struttura, e così di seguito con l'assemblaggio dei vari materiali (fibre biax, triax, carbonio, titanal) fino a determinarne la tavola.
La cosa a mio avviso piu' importante è saper interpretare e realizzare cio' che desidera l'atleta, sia per caratteristiche fisiche/tecniche che per utilizzo, anche a volte mediante prove e riprove. Pertanto, penso sinceramente che facendosi fare tavole custom-race, a meno che uno sia atleta di Coppa del Mondo (e quindi seguito ed ascoltato da specifici produttori), sia meglio poter avere un rapporto diretto (idee e feedback)con chi produce piuttosto che un rapporto di "corrispondenza" con marchi seppur "specializzati" nel race.
Secondo te è preferibile una SG "standardizzata" ma a punta tronca e con camber new school o una tavola fatta su misura (unica) sulle tue carratteristiche fisiche/tecniche, ecc, ecc?
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Post by H2O » Monday 18 May 2009, 13:35

stokaz wrote:
Cecco wrote:Quando quest'estate sarò su dai miei in Friuli, andrò a visitare lo spaccio della Elan visto che so dov'è.
Non è distante dal confine.
Mi sono informato e per certo vendono anche hard.
Vi farò sapere.
Hanno tavole hard... come fai ad esserene certo? hai chiamato?...info plz!

e poi... scusate l'ignoranza... ma che tavole hard produce la elan ora?
Con proprio marchio nessuna tavola hard.
Sembrerebbe che produca per SG e Pureboarding, oltre che tavole soft per qualche altro marchio.
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Post by heilow » Monday 18 May 2009, 15:09

H2O ha scritto:
Secondo te è preferibile una SG "standardizzata" ma a punta tronca e con camber new school o una tavola fatta su misura (unica) sulle tue carratteristiche fisiche/tecniche, ecc, ecc?
:bravo: :bravo: :bravo:

Concordo con Pietro, il peso del rider non è una variabile tanto trascurabile, abbiamo visto anche come Sword offra ben 3 flex diversi a parità di lunghezza della tavola, Sg, F2, Nidecker, ecc. ecc per quanto buone/ottime tavole siano, offrono questo?
L'artigiano, fra le domande che ti pone quando vai a farti la tavola da lui, ti chiede proprio quanto pesi, un parametro a mio modo di vedere molto importante per la realizzazione di un flex appropriato al rider.
Poi non trascuriamo il fatto (e correggetemi se sbaglio) che una tavola "standardizzata" viene realizzata in circa 30 minuti, il processo produttivo deve essere molto velocizzato è ovvio, mentre nel caso dell'artigiano possono passare anche dei giorni, e ciò va a vantaggio del risultato finale, in quanto i materiali (legno, resine ecc) vengono meno stressati il tutto a vantaggio del risultato finale.
Sempre per portare esperienze personali, parlando con un istruttore mi disse che la sua tavola custom si "snervava" (a parità di giornate di uso) molto di meno della sua tavola di "serie" , un motivo ci sarà no!

:hello: :hello:
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Post by codighel » Monday 18 May 2009, 21:54

non si tratta tanto di personalizzazione a parer mio quanto di progresso.progresso nei materiali e nella tecnica,le cose vanno di pari passo.una tavola personalizzata è importante,ma quanto può incidere questa "personalizzazione" ?Anche i grossi cotruttori lo fanno,ma chi determina se questa personalizazione è veramente tale?io credo che una buona tavola,con uno standard medio possa calzare più o meno ad ogni rider medio.per i fortunati che si permettono di gareggiare in coppa del mondo ci puù stare qualche accorgimento in più.sta poi al singolo valutare un attrezzo in base alle proprie esigenze e conoscienze.nessuno meglio di noi stesso sa valutare un attrezzo.
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Post by H2O » Tuesday 19 May 2009, 10:54

codighel wrote:non si tratta tanto di personalizzazione a parer mio quanto di progresso.progresso nei materiali e nella tecnica,le cose vanno di pari passo.una tavola personalizzata è importante,ma quanto può incidere questa "personalizzazione" ?Anche i grossi cotruttori lo fanno,ma chi determina se questa personalizazione è veramente tale?io credo che una buona tavola,con uno standard medio possa calzare più o meno ad ogni rider medio.per i fortunati che si permettono di gareggiare in coppa del mondo ci puù stare qualche accorgimento in più.sta poi al singolo valutare un attrezzo in base alle proprie esigenze e conoscienze.nessuno meglio di noi stesso sa valutare un attrezzo.
Senza spingersi nella "personalizzazione", basterebbe soffermarsi su flex commisurato alle caratteristiche del rider e caratteristiche della tavola in base all'utilizzo, cosa che spesso in caso di blasonati produttori race, non è possibile identificare...a meno che essere un vero atleta.
Lo snowboard race, rispetto allo sci (per ovvi motivi commerciali), rimane ancora un prodotto "semplice", non oggetto di investimenti tecnologici.
I materiali sono: legno, fibra (triassiale/biassiale/quadriax), carbonio, titanal, gomma (inserti punta/coda o lungo lamina).
La struttura ancora ritenuta piu' valida è il sandwich!
Il difficile stà nel combinarli in modo da creare tavole performanti in base alle caratteristiche ed esigenze dei vari atleti, quasi sempre diverse tra loro. La tecnologia interessa forse piu' la ricerca di solette sempre piu' scorrevoli e performanti, e quelle migliori vengono prese dallo sci.
E poi, bisogna anche essere abili skiman....per far rendere qualitativa la tavola.....
E' stato dato grande clamore quando l'anno scorso è stata proposta da un produttore la tavola con spatola forata, come se avesse risolto tutti i problemi di velocità, assorbimento delle vibrazioni, precisione in inserimento curva....tanto che sicuramente qualcuno ha immediatamente provveduto all'acquisto :think: ... è questa la tecnologia a cui ti riferisci? ... già Franz Klammer negli anni 80 correva con sci a spatola forata ... (foto)
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Post by codighel » Tuesday 19 May 2009, 11:10

No,quello dei fori è un po come il discorso punte quadre...ovvero marketing! Il ponte secondo me é il Vero dettaglio !come anche il set back,che come nello sci tutte le aziende stanno arretrando,questo pet favorire la posizione del rider
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Post by heilow » Tuesday 19 May 2009, 11:53

codighel ha scritto
Il ponte secondo me é il Vero dettaglio !come anche il set back,che come nello sci tutte le aziende stanno arretrando,questo pet favorire la posizione del rider
Scusami ma con questa affermazione non vedo il nesso con il progresso dei materiali a cui facevi riferimento in un tuo post precedente.
Per quanto riguarda il set back arretrato, credo che qualsiasi produttore grande e piccolo te lo possa fare senza problemi.
Se poi ti riferisci anche al "nose decamberato" di cui si parla molto e che come cita pure Richard, dovrebbe servire a distrubuire MENO pressione sulla punta diminuendo la presa della punta stessa.
Ti posso dire che in questo caso non è che abbiano scoperto l'uovo di colombo, qualche anno fa (scusate ma io riporto sempre le mie esperienze
:wink: ) parlando con un'agonista mi disse che lui era solito non fare mai le lamine per i primi 15-20 cm (dalla punta della tavola), proprio per evitare una presa nervosa dello spigolo dalla punta.
Certo il "nose decamberato" è un'altra cosa, ma vedi che già qualche anno fa si cercava di arrivare allo stesso risultato con soluzioni differenti, è questo che voglio dire.
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Post by codighel » Tuesday 19 May 2009, 12:34

Si,infatti stiamo dicendo la stessa cosa...la differenza sta in tante cose,sempre per quanto riguarda il race.ad esempio le piastre ha cambiato molto,la stessa tavola con e senza è completamente diversa.e poo la tecnica è fondamentale,questi nuovi camber vanno caricati in tutt'altra maniera,so caricano in coda e non in punta,altrimenti ogni Curva è una facciata bells neve ..
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Post by heilow » Tuesday 19 May 2009, 12:45

E' vero la tecnica è fondamentale, e sarebbe proprio interessante approfondire come la stessa sia cambiata conseguentemente alla produzione di tutte queste nuove tipologie di tavole, penso che nel forum prima o poi affronteremo anche questo :wink:

:hello: :hello: :hello:
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Post by codighel » Tuesday 19 May 2009, 12:56

esatto!bravo Cristian,hai centrato il punto!Sono pochi quelli al di fuori del mondo agonistico che stanno aprendo gli occhi,ma quest'anno si è visto in,e questo è un segnale importante
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Post by H2O » Tuesday 19 May 2009, 13:11

codighel wrote:questi nuovi camber vanno caricati in tutt'altra maniera,si caricano in coda e non in punta,altrimenti ogni Curva è una facciata bells neve ..
:think: non si caricano in coda...il caricamento avviene sempre in base alla superficie di scorrimento/lamina effettiva, in base al posizionamento del peso sulla tavola e comunque vale sempre il concetto di centralità.
Il rocker (o camber inverso) anteriore porta solamente ad un diverso posizionamento del rider rispetto alla lunghezza della tavola (anche se poi in effetti bisognerebbe fare delle considerazioni sulle variazioni che avvengono a tavola inclinata), favorendo principalmente la "trazione" della tavola, utile per una uscita di curva piu' veloce.
Ma guarda che alla fine....non è altro che l'invezione dell'acqua calda!
Hanno trasformato in "strutturale" un concetto che negli anni 80 utilizzavamo con il detuning delle lamine degli sci in punta e/o coda in base alle esigenze di tracciato.
Secondo me un bravo artigiano è in grado di farti tutti i camber che desideri!
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Post by codighel » Tuesday 19 May 2009, 13:27

è esatto,tutto deriva dallo sci,che è molto più avanti in termini di esperienza.ora però la tecnica Dello snowboard dovrà mettersi al passo. :wink:
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