Il primo uscito anni fa, ha lo scopo di distribuire in modo più omogeneo la pressione su una superficie maggiore di lamina. Prima delle piastre, i costruttori inserivano strati di carbonio o altro nella tavola (o sopra di essa, lo faceva anche F2 sulle RS, la Nidecker Extreme, Proto, etc...), proprio per trasmettere meglio la forza del rider su una superficie maggiore: che piaccia o no, la pressione è uguale alla forza diviso la superficie su cui la si applica, dunque non servono dimostrazioni e la fisica parla da sola. Se superficie maggiore, minor carico sul singolo punto e forza ripartita su un maggior segmento di lamina.

Il secondo tipo, invece, quello attuale e di cui si parlava, serve a far mantenere al rider una posizione di base costante che poi può modificare come vuole senza che debba farlo necessariamente al deformarsi della tavola.
Due utilizzi diversi.
E ancora: anche applicare la forza su due punti e basta (come sembra facciano le nuove piastre), potrebbe avere una sua capacità diversa da quella che aveva su tavole classiche (o di vecchia generazione), semplicemente perchè le tavole potrebbero essere costruite in modo diverso e ripartire (per la loro costruzione) in modo più omogeneo la pressione su tutta la lamina (che piaccia o no, il decamber serve anche a questo, anche se per alcuni è un'innovazione troppo innovativa che non ha senso).

Per questo, dunque, ipotizzato che la pressione viene già distribuita più uniformemente per merito di altri tipi di costruzioni delle tavole, una piastra del secondo tipo può dedicarsi al suo nuovo compito (quello di lasciare invariata la posizione del rider con il flettersi della tavola) ignorando quello di ripartire la forza in modo più equilibrato sulla lamina (compito già svolto dal metodo costruttivo della tavola).

Non so se mi sono capito.
