Tecnica EC e tavola Swoard

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QuattroAnte
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Post by QuattroAnte » Friday 5 March 2010, 10:45

Albarei, si puo fare ec anche andando molto lenti, grazie a piegamenti e distensioni. Fletti molto le gambe prima di ruotare e tendi a cercare la neve.
Per il passo l'ideale sarebbe 175*2.75
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Post by Alex » Friday 5 March 2010, 11:12

@Albarei...se riesci fatti un giro alla Thuile la sett. prossima, saremo una 30ina di Exreme carvers (e non), lì per tre giorni, per fare e parlare solo di carving :twisted:
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emi
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Post by emi » Friday 5 March 2010, 11:21

Albarei wrote:C'è sempre da imparare qualcosa anche dopo alcuni anni di pratica. Vedo che Emi comunque la intenda come me, ma forse diciamo le stesse cose e non ci capiamo bene. Ho provato a simulare davanti ad uno specchio il movimento ed effettivamente la rotazione parte dal bacino, poi busto, spalle, quindi dovrei esserci. Però sono anni che ho un problema al quale avevo finora dato le spiegazioni più varie: poco piegamento delle gambe, poca velocità, troppa inclinazione in avanti del busto, ma che ora leggendo i vari post dovrei essere in grado, forse, di risolvere. Premetto che ho una tavola asimmetrica, Burton PJ 6.3, e scarponi Raichle SB225, il mio problema riguarda la capacità di tirare e concatenare bene le curve disteso parallelamente al pendio con la tavola perpendicolare, il Vitelli Turn per intenderci; fintanto che ho parecchia velocità bene, se invece non ho sufficiente velocità va bene fino a 3/4 di curva e poi la tavola diventa instabile sul posteriore tendendo a sbandare via il che mi rende insicuro nel proseguire nella distensione di busto e braccia. Leggendo un po' qui sul forum, penso di aver individuato il problema nello stance delgi attacchi e nel canting e lift dello scarpone posteriore. Ho effettuato il calcolo dello stance (altezza/3.5) ed il risultato è di 50cm (1,75/3,5) mentre sulla tavola ho uno stance di 43cm e non sono nemmeno sicuro che sia esattamente centrato sulla tavola, devo misurare e poi provare su pista. Altra possibile causa che ho individuato è relativa alla posizione dello scarpone posteriore: l'attacco ha sia canting che lift verso l'interno e lo scarpone è angolato in avanti (agendo sulla leva post) sulla posizione 4 di 5, e questo fa sì che il ginocchio post si inserisca, in pratica, nell'incavo del ginocchio anteriore. Probabilmente la posizione è funzionale all'inserimento in curva, lavora abbastanza bene fino a metà curva per poi lavorare male in chiusura non riuscendo ad esercitare una pressione decente sul posteriore della lamina non riuscendo quindi a far accelerare la tavola in uscita. Domani proverò a modificare le regolazioni e se riesco ad effettuare un'uscita domenica a provare in pista. Fatemi sapere cosa ne pensate. :hello:
Hai un passo troppo stretto e una tavola gloriosa ma piuttosto limitata....

Ho paura che devi fare un reset di materiale e impostazioni ......venire a la Thuile non potra' che farti bene.......

ti si aprira' un nuovo mondo.......se avrai l'umilta' di accettare che esiste...

PS: io non sono un fautore del bacino bloccato, credo solo che si muova dopo le spalle ......


:wink: :wink:
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Albarei
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Post by Albarei » Friday 5 March 2010, 11:43

Eh, grazie delle risposte. Ho letto dell'appuntamento a La Thuile e dovrei riuscirei ad esserci nella giornata di Sabato, vi ringrazio dell'invito e darò comunque conferma qui sul forum nell'apposito post. La tavola ha effettivamente qualche anno, 1991, ma mi piangerebbe il cuore al pensiero di appenderla al muro. Per quanto riguarda l'umiltà non c'è problema, c'è sempre da imparare e rivedere certezze che si sono nel tempo fossilizzate. Domenica faccio intanto un giro sull'appenino pavese (Pian del Poggio) o alessandrino (Caldirola) per provare nuove e diverse regolazioni e verificare se ci sono miglioramenti. :wink:

Albarei
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Post by Albarei » Friday 5 March 2010, 11:49

QuattroAnte wrote:Albarei, si puo fare ec anche andando molto lenti, grazie a piegamenti e distensioni. Fletti molto le gambe prima di ruotare e tendi a cercare la neve.
Per il passo l'ideale sarebbe 175*2.75
Quindi mi consigli di moltiplicare, anzichè dividere? In tal caso anzichè 175/3.5 = 50cm sarebbe 175*2.75 = 481 = +/- 48cm? oppure intendevi dividere e sarebbe quindi 63,63cm? non è un po' tanto?

heilow
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Post by heilow » Friday 5 March 2010, 12:06

Albarei ha scritto:
Quindi mi consigli di moltiplicare, anzichè dividere? In tal caso anzichè 175/3.5 = 50cm sarebbe 175*2.75 = 481 = +/- 48cm? oppure intendevi dividere e sarebbe quindi 63,63cm? non è un po' tanto?
Ricapitolando in line di massima i consigli possono essere:

passo consigliato per carving = altezza rider *0.275

passo consigliato per EC = altezza rider/3.55

:hello: :hello:
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Post by emi » Friday 5 March 2010, 12:19

Albarei wrote:
QuattroAnte wrote:Albarei, si puo fare ec anche andando molto lenti, grazie a piegamenti e distensioni. Fletti molto le gambe prima di ruotare e tendi a cercare la neve.
Per il passo l'ideale sarebbe 175*2.75
Quindi mi consigli di moltiplicare, anzichè dividere? In tal caso anzichè 175/3.5 = 50cm sarebbe 175*2.75 = 481 = +/- 48cm? oppure intendevi dividere e sarebbe quindi 63,63cm? non è un po' tanto?
Si vai di 48......
lo uso anche io che sono una mezza sega (1.70 ) e mi ci trovo bene...

:wink: :wink:
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Post by QuattroAnte » Friday 5 March 2010, 12:32

Albarei wrote:
QuattroAnte wrote:Albarei, si puo fare ec anche andando molto lenti, grazie a piegamenti e distensioni. Fletti molto le gambe prima di ruotare e tendi a cercare la neve.
Per il passo l'ideale sarebbe 175*2.75
Quindi mi consigli di moltiplicare, anzichè dividere? In tal caso anzichè 175/3.5 = 50cm sarebbe 175*2.75 = 481 = +/- 48cm? oppure intendevi dividere e sarebbe quindi 63,63cm? non è un po' tanto?
si moltiplica, 48 cm è ok come partenza, poi stringi o allarghi a seconda di come ti senti. Mi raccomando gli angoli, se vuoi usare la extrarotazione aiuta avere angoli bassi, e con la pj puoi farlo. Roba tipo 48/53
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Post by H2O » Friday 5 March 2010, 15:40

1) 175 X 0,275 = 48.125
2) 175 / 3,55 = 49,29
3) LUNGHEZZA GAMBA X 0,607: io sono alto come te (82 x 0,607 = 49,77)

Un passo corretto potrebbe quindi essere 48/49 cm.
Considera che incide molto la rigidità dello scarpone (+ rigido = passo piu' stretto e viceversa) ed il settaggio degli attacchi (cant/lift consentono di poter mantenere un passo piu' largo).
Pietro
... sciare in pista è come nuotare in piscina, sciare in fuoripista è come farlo in mare aperto ...

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Post by Albarei » Friday 5 March 2010, 17:28

Vi ringrazio dei consigli, rettifico tavola e scarponi (a volte faccio confusione) Burton PJ 6.2 asimmestrica (se qualcuno la ricorda: fondo nero, rosa viola in punta e coda verde acido :roll: , lasciam stare l'estetica) e scarponi Raichle 125 (4 ganci + strap sulla tibia grigi/viola e linguettone blu). Sono andato a modificare il passo ed ho preso 4 misure: innanzitutto era appunto 40cm ma da centro tavola a centro attacco ant c'erano 21.5 cm e da centro tavola a centro attacco posteriore 18.5 cm, e questo già mi spiega alcune cose. Non c'è modo di andare oltre i 43cm (l'unica regolazione è possibile sulle boccole sotto l'attacco post spostandolo indietro di 3cm) ed ora da centro a centro ant sono 21.5cm ed centro a centro post 21.5 ed ho tolto la piastra che inclinava lo scarpone verso la lamina front, lasciando i due rialzi verso il centro tavola (altrimenti non poteri fissare l'attacco alla piastra fissata sulla tavola: l'attacco per intenderci è il Burton plate quello successivo al primo attacco Burton che chiudeva posteriormente mentre questo chiude all'anteriore, la forma ricorda un paio di ramponi da ghiaccio per interderci) Per poter impostare il passo corretto come da vostri suggerimenti per il calcolo, dovrei riboccolare la tavola (avrei anche le boccole in ottone per farlo e lo avevo fatto su una Hooger Booger anni fa per montare gli Elfgen) ed a questo punto cambiare anche attacchi. Forse è meglio tenerla com'è e prendere un'altra tavola e attacchi. Comunque domani provo su pista le nuove regolazioni e poi speriamo di incontrarci a La Thuile. :hello:

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Re: Tecnica EC e tavola Swoard

Post by dyuk » Monday 15 March 2010, 10:10

Alex wrote:
Nella tecnica EC c'è una completa indipendenza tra gambe e busto. La rotazione parte dalle anche, e le gambe devono SOLO effettuare piegamento e distensione e lavorare come degli ammortizzatori.
Ho sottolineato il "solo" perchè in altre tecniche le gambe aiutano la tavola a girare, effettuanado una prima parte di curva in aria o in slide, mentre nell'ec il corpo cambia direzione prima della tavola e quest'ultima, in virtù della crossunder, rimane inchiodata al terreno e gira percorrendo tutta la traiettoria imposta dal profilo della stessa. Il bello di questa tecnica è il fatto che il ride non segue la tavola ma viceversa :wink: sulle piste di notevole inclinazione questo si traduce in adrenalina, divertimento e controllo, in quanto si effettuano dei bei curvoni col corpo a valle e la tavola a monte,potendo controllare in modo efficace la velocità di discesa :twisted:
La base dell'ec è la la tecnica svizzera che è basata sulla pre-rotazione: Prima oriento il busto nella direzione desiderata e solo dopo la tavola seguirà questa direzione.
Ma in teoria il crossunder va fatto prima della rotazione o dopo,
oppure conteporaneamente alla rotazione

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Post by Albarei » Monday 15 March 2010, 12:22

Riporto di qua il post che ho inserito nel topic sulle Asimmetriche, mi sembra più pertinente:

Ieri ho provato a cambiare tecnica di discesa, curva durante il piegamento, contemporanea rotazione partendo da bacino/anche e distensione a 3/4 di curva, beh funziona, tutto un altro modo di andare. La tavola non è più ballerina in coda a fine curva, è molto più stabile, permette di controllare la velocità e non avendo più la sensazione di instabilità riesco a sdraiarmi quasi completamente, meglio in front che in back. Avevo anche modificato il passo tra gli attacchi, da 40 a 43 (il massimo consentito sulla mia tavola senza dover riboccolare). Alcune considerazioni: concordo con Mikk e Gidiacon che con una tavola più lunga si possano ottenere prestazioni migliori, maggior appoggio di lamina e migliore stabilità, ed un passo più ampio migliorebbe ulteriormente. Sono perplesso sull'assetto degli scarponi, ho provato sia a tenerli bloccati (Ant posizione 2 e post posizione 4) sia a tenerli liberi (levetta post abbassata) e nel secondo caso ho la sensazione che trasmettano leggermente in ritardo la pressione sulle lamine, non granchè ma percettibile. Adesso avrei stabilito alcuni punti fermi per la prossima tavola: larghezza tra i 20 ed i 21, lunghezza 170/173, flex medio rigido con poco ponte (a mio avviso anzichè flex morbido e ponte relativamente accentuato, un flex medio rigido e poco ponte dovrebbe rendere la tavola maggiormente reattiva), lamina effettiva da 150 in su, ovviamente asimmetrica inversa.

Ringrazio tutti per i consigli che, o mi avete dato, od ho trovato leggendo qua e là, sono veramente soddisfatto. :wink:

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