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H2O
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by H2O » Wednesday 11 November 2009, 18:05
Petra1986 wrote:H2O wrote:
Non ti voglio portare da nessuna parte!
Voglio solo dire che la posizione del tizio in foto (in particolar modo la flessione della gamba posteriore, con quel tipo di scarpone) è agevolata dalla presenza di alzatacco. Senza alzatacco (a parità di passo e scarponi) sarebbe sicuramente "piu' costretto" a meno che intervenire chiudendo il passo o utilizzando scarponi con maggior mobilità/escursione gambetto (morbidi/flessibili e/o provvisti di mollone posteriore).
Quale intenzione aveva il tuo intervento, che io non abbia capito?
In merito a quanto scrivi: "senz'altro è agevolata la postura.. il movimento di flessione meno.."
Sulla postura sicuramente, ed è quello che ho evidenziato, pur non adottando personalmente cant/lift...ma il movimento di flessione, con quel tipo di scarpone è comunque massimo in quanto bloccato in posizione fissa ed al massimo concesso dallo spanciamento delle plastiche, piu' rigide comunque in quel tipo di DeeLuxe.
Sono da parte mia esclusivamente considerazioni del fatto che non si debba considerare la morbidezza o tipo di scarpone la se stante dal setting generale.
cerco di spiegarmi con te Pietro, che mi sembri l'unico intenzionato a parlare veramente di questo argomento piuttosto che fare rissa..
dunque: ho posto l'accento sulla gamba sx del tizio perchè?
non per parlare del lift, che si vede benissimo e va bene.
Cerco di dire che: il fatto che gli angoli siano alti (la tavola nella foto è larga 14 cm)e la tecnica che si utilizza con quelle tavole così strette NON risparmia affatto la tibia.
Perchè?? perchè oltre ad essere l'UPZ molto rigido, anche la pressione da esercitare in curva è notevole.
Anche la cosa delle gambe dritte..
Nessuno ha detto che sono consigliabili..ho detto quella frase per estremizzare.
Ok.
Per quanto riguarda le gambe dritte, capito!
D'accordo che comunque in fase di piegamento anche con angoli alti la tibia non si risparmia affatto. Tuttavia con angolazioni basse sulla tibia non interviene solamente la compressione da piegamento ma anche il carico per l'inclinazione/posizionamento/indirizzamento della tavola; sono diversi gli appoggi. Il concetto si puo' osservare agli estremi: da una parte il soft (angoli 0°/0°, settaggio morbido e piatto, massimo appoggio frontale) e dall'altra il concetto skwal (angoli prossimi a 80°/90°, settaggio rigido, preciso e trasmissivo, correzioni di asseto mediante lift, massimo appoggio laterale) .... tutto il resto sta nel mezzo, con una considerazione che veniva fatta in un passato prossimo agli anni 80 dove veniva individuata l'angolazione del piede posteriore in 45° come esatto equilibrio/compromesso.
Personalmente preferisco andare morbido e comodo e con tavole larghe, ma se avessi tavole strette sicuramente utilizzerei UPZ (li ho provati e sinceramente per il mio piede calzano veramente precisi), come in passato ho fatto quando esistevano i Kastinger e gli UPS.... e le Hooger Booger, le Roy, le Mistral e le Tropical fluorescenti in cap larghe 17 ...
ecco,
http://archiviostorico.corriere.it/1997 ... 6982.shtml pensa che queste imprese venivano fatte con quel tipo di tavole (lunghissime e strettissime) .... ed ora ci stiamo a preoccupare di tutto ....

Pietro
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jax
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by jax » Wednesday 11 November 2009, 18:12
Io ho provato sia il BTS che il RAB e ovviamente i vari walk e powder mode.
Trovo che il RAB funzioni meglio anche se vorrei una molla più morbida, l'ho preso da Settimo sport e mi è arrivato con una sola molla.
Mi piace anche il powder mode ma torniamo al vecchio discorso della plastiche e della temperatura.
Ho provato i vari sistemi sia sui 125 che sui 325( o 324 non mi ricordo), e concordo con Emi sulla scelta dei 125.
Essendo più morbidi si muovono meglio e sono più sensibili al sistema a molla.
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H2O
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by H2O » Wednesday 11 November 2009, 18:20
Pantans wrote:
E tra le varie "pippe mentali" sto pensando che con un passo abbastanza stretto e con un lift dietro uno potrebbe avere anche gli scarponi di marmo ma piegarsi ugualmente, senza per questo piegare troppo il gambaletto.
Insomma mi sta venendo il dubbio che una eccessiva escursione in avanti (aiutata dallo scarpone-molla morbidi) in realtà invece sia controproducente in quanto porta a movimenti "comodi". E che magari non serva piegare così tanto lo scarpone quanto imparare a sedersi di più sulle ginocchia....
Infatti, una volta quando gli unici scarponi rigidi da snowboard erano i Raichle da scialpinismo e si utilizzavano anche gli scarponi da sci, il passo doveva essere necessariamente stretto e lo scarpone posteriore quasi obbligatoriamente a gambetto sganziato; il mio passo era ben 42!!!
Lo scarpone "morbido" abbinato ad angoli attacchi prossime a 45/50 crea un assetto sicuramente piu' comodo e per avere incisività e trasmissione richiede maggior mobilità tecnica (ampiezza di movimento, rotazione, sensibilità nei trasferimenti di peso) per effetto del minor sostegno.
Cio' non è detto che sia meglio o peggio, personalmente lo reputo semplicemente diverso ed abbinabile a tavole diverse ed a sensazioni diverse.
Pietro
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Daniel81
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by Daniel81 » Wednesday 11 November 2009, 19:11
Pantans wrote:
Quindi mi chiedo: "nella tecnica/tecniche classiche(ormai non so più come chiamarle

) quanto è importante il piegamento dello scarpone? Potrebbe essere meglio paradossalmente avere uno scarpone più rigido con meno forward flex ma al tempo stesso magari più "educativo" e migliorativo della tecnica rispetto ad uno più comodo?

La caviglia deve flettersi e lo scarpone deve flettersi: uno scarpone bloccato non permette l' ottimale piegamento e distensione.
Nessun maestro consiglia scarponi bloccati.
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RennTiger
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by RennTiger » Wednesday 11 November 2009, 19:16
qualcuno "consigliava" addirittura due linguette diverse, anteriore+rigida e posteriore+molle, per chi avesse modo di averle spaiate. a me era balzata l'idea di recuperare la linguetta dei vecchi Raichle225 e di metterla sul posteriore dei T325... al tatto c'è molta differenza... ennesimo delirio da ricerca-setup!

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by H2O » Wednesday 11 November 2009, 19:19
RennTiger wrote:qualcuno "consigliava" addirittura due linguette diverse, anteriore+rigida e posteriore+molle, per chi avesse modo di averle spaiate. a me era balzata l'idea di recuperare la linguetta dei vecchi Raichle225 e di metterla sul posteriore dei T325... al tatto c'è molta differenza... ennesimo delirio da ricerca-setup!


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by spyderfree » Wednesday 11 November 2009, 19:48
Ok per i maestri che consigliano lo scarpone morbido, lo si dice ai principianti anche per gli scarponi da sci, infatti in campetto per essere dimostrativo vado con gli scarponi slacciati, ma se vuoi imprimere forza all'attrezzo devi usare scarponi rigidi. Poi dipende dalle tecniche.

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by Daniel81 » Wednesday 11 November 2009, 19:53
spyderfree wrote:Ok per i maestri che consigliano lo scarpone morbido, lo si dice ai principianti anche per gli scarponi da sci, infatti in campetto per essere dimostrativo vado con gli scarponi slacciati, ma se vuoi imprimere forza all'attrezzo devi usare scarponi rigidi. Poi dipende dalle tecniche.

non ho scritto morbido
ho scritto bloccato
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spyderfree
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by spyderfree » Wednesday 11 November 2009, 19:54
Ok ma per bloccato cosa intendi. grazie per le delucidazioni.
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Daniel81
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by Daniel81 » Wednesday 11 November 2009, 19:59
spyderfree wrote:Ok ma per bloccato cosa intendi. grazie per le delucidazioni.
Per bloccato intendo che non si flette, nè avanti nè indietro.
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by cadrega » Wednesday 11 November 2009, 21:21
allora... io causa piedino di fata n. 45 ho sempre dovuto utilizzare angoli importanti su tavole spesso strettine, ora ho due F2 una sl 163 e una gs 184, gli angoli sono per me obbligati sopra i 55° dietro (non me li ricordo alla precisione)..
è da un paio d'anni che uso UPZ, quelli neri sinceramente flettono e come (84 kg) nessun dolore alle tibie, io non li trovo di marmo come molti dicono, sarà forse perchè prima utilizzavo i Kastinger (quelli con scarpetta schiumata)..
tornando al topic dopo varie prove io mi trovo meglio in walking mode, mi risulta più neutro il piegamente e distensione, se dovessi trovare neve dura e cirve strette (con la SL) li blocco tirando bene i ganci inferiori..
unico problema con gli UPZ è un po' di dolore nel pomeriggio alla parte esterna del piede posteriore (metatarso) non ho ancora capito se è una questione di tecnica, postura, angoli, o proprio degli scarponi...
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by Claudio69 » Wednesday 11 November 2009, 22:21
cadrega wrote:unico problema con gli UPZ è un po' di dolore nel pomeriggio alla parte esterna del piede posteriore (metatarso) non ho ancora capito se è una questione di tecnica, postura, angoli, o proprio degli scarponi...
Dovrebbe essere una questione di postura dovuta ad un angolo posteriore troppo alto.
In pratica cerchi con il piede un angolo minore e sforzi all'interno dello scarpone.
Potresti provare a farli allargare di un mezzo centimetro a caldo.
Io ho risolto così lo stesso problema che avevo però nell'anteriore.
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by cadrega » Wednesday 11 November 2009, 22:28
purtroppo dietro sono già al limite, aprire anche solo di un grado, nelle curve in back abbastanza sdraiato, mi tocca lo scafo dello scarpone facendomi perdere la lamina..
forse forse tra poco dovrei risolvere... prendo una tavoletta più larga tutta rossa!!!

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by Petra1986 » Thursday 12 November 2009, 20:20
H2O wrote:Tuttavia con angolazioni basse sulla tibia non interviene solamente la compressione da piegamento ma anche il carico per l'inclinazione/posizionamento/indirizzamento della tavola; sono diversi gli appoggi.
non sono molto d'accordo..
ma va bene lo stesso

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by RennTiger » Thursday 12 November 2009, 20:43
alla fine, me l'avete fatto tornare in mente e... l'ho fatto...
nelle classiche prove da pavimento, così a tatto flette con molto meno sforzo, quindi la gamba posteriore lavorera' meglio in piegamento... rimane il fatto che esteticamente "nun se po' guarda' "....
ora bisogna solo spostare i setup-test dal pavimento alla neve... argh!!

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