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by albertofornasier » Wednesday 17 September 2008, 20:20
RESOCONTO DELL'EVENTO
Soelden carving Master -Maggio 2008
Accendiamo il BrennerPass, (il leggendario Passo del Rombo non era praticabile). l'OldsMobile di Piero, prossima ai 360000 km
ormai dava cenni di spegnimento. StraCaricata attraversava il passo a statuto speciale
altoatesino, ma prima ad attenderci a Verona per un ripido snack il buon Luigi -
indenne da morosa - ed una comitiva di pretini peccaminosamente protesi sul banco della piadina.
E' questa l'occasione per farsi fare il primo prelievo sanguigno, qui elegantemente definito "la vignett",per evitare il collaggio estremo Piero lecca l'adesivo e forse anche il parabrezza.
Approccio deciso, 6ore, Ad attenderci una vecchia (Frau Mariuto). Nessuna possibilità di comunicarci,
2 ore da fumetto per trovare la pensione.
Cena raffazzonata da Salino, che ,beffardo, cucina solo italiano - maledizione, Wurstel volevo, non le specialità nostrane.
Ecco, la maledizione del Passo del Rombo ci aveva colpito.
Avvistati i primi esemplari di Snowboarder todesco, ben identificabile per i tecnopile col sole maligno e
le mutande a fascia alta con logo Virus,
audaci nella notte con Luigi tentiamo qualche locale tipico: soelden ha un rapporto 1:3:5 farmacie, bar, bordelli
(attaccata al palo una pezzata da latte vera qindi ci limitano all'1:3).
Al chiosco che ospita il carving master c'è il fascist-poster dell'evento, luci al neon, e un sesantenne in mutande che danza asincrono.
LA mattina ci sorride con una bella nevicata che fa mal sperare, lo skipass costa come un biglietto per l'Australia;
la strada per il glacier ha pendenza media 14%, senza barriere, selezione naturale.
Si sale solo con Skipass o pagando l'ennesimo assurdo pedaggio. Una stretta valle, angusta, frane a dx e sx ed oplà parcheggio.
Piero ha messo gli scarponi di nascosto alla pensione, guida con dei pedali step in e BTS autocostriuto,
next generation direi!
Sulla fiducia entriamo nell'ENORME costruzione che ospita l'evento. e QUI LA SORPRESA:
Una sala giochi per noi malati di materiali,300mq dedicati solo ad HARDBOOTERS, l'Oasi del divertimento. VIRUS, ALPINEPUNK, POGO, F2, PUREBOARDING, GS SNOWBOARDS, G FORCE, DONEK, CATEK e per gli arditi skwallisti: M-Pride.
TUTTI I COSTRUTTORI IN UNA SALA. Forse un migliaio di tavole da provare.
DA non credere.
Mi giro e rigiro, sofferente.
"da un momento all'altro sicuramente appare un adepto del soft con cappellino storto tesa corta, e pantalone bracalone
ispirato da Cavallo Basso", il noto capo Indiano.
Ed invece per 3 giorni nessun avvistamento. GODURIA.
LA mia Lista della spesa prevedeva:
-Virus Swallow tail 186
-Virus Berserker 186
-Alpinepunk Afterburner 184
-Pogo magari la .... 241
-Virus Becchino 196
-Pureboarding 164
-Skwal M-Pride 184
Virus aveva tutta la produzione, Frank di Virus e la sua bella signora hanno una solida industria da 4-500 tavole l'anno e
alimentano un atmosfera tutta
particolare. Producono inoltre per altri marchi, come pochi Frank sa trovare le giuste sinergie tra materiali creando
compositi tecnologicamente ed esteticamente notevoli.
Gentilissimi, con un feeling particolare con noi italiani. Ma così anche tutti gli altri produttori: il già noto Mats di
Alpinepunk, i ragazzi greci di GForce, il mittico Jeorg Pureboarding, un vero filosofo. J
Dopo qualche giro con Blackdeath nel caso mio e Rossignol per Piero ci dedichiamo agli strumenti da fresca.
UNa gustosa swallowtail per me e per non sbagliarsi..sci ??!!! per Piero. Intanto abbiamo perso Luigi, da buon Bolognese
correva appresso a tutte le donne in pista,
50cm di fresca, altra sala giochi: il ghiacciaio qui è concavo con una parete enorme carica di neve. Appollaiati seguiamo
la discesa di una confidente famiglia teutonica lanciata per il pendio vergine (tipo qualche ettaro di fresca..).
Padre fa delle curve, madre meno, figli a valanga.
Indenni gli apripista, giù noi.
Bene, riprovare subito l'esperienza. unico timore: il crepaccio segnalato con bastoncini da fagioli..
Pendenza gradevolmente verticale, gran materiale questo di VIrus... e il gendarme carinziano non ritira nenache lo skipass, meglio!
E' poi la volta di una giornata più hardista nella quale provare Berserker e Pureboarding. Jeorg mi spiega tutto, in 40
minuti riusciamo a montare 1 solo paio di attacchi ma passiamo dalla fisica alla metafisica dello snowboard.
Vale come il triennio di ingegneria.
Sono teso, la sua 164cm sembra che leghi le gambe. Mah... sono sempre stato un asino a scuola.
Tutto materiale non di custom
series. Conosciamo finalmente della gente stravagante, come noi: Luk il francese, che posta freneticamente come un universitaria di Osaka
, un crucco di Stoccarda, che fa solo curve a sinistra, il magnate russo, un austriaco sulla 50ina con uno skwal Virus da 2 metri che sotto il quintale e venti flette a meraviglia
etcetc. Sentirsi a casa, insomma!
(La bellissima pala battuta si deteriora, i pomeriggi ne esco piegando raggio 1 metro tra le trincee di neve.
La specialità condivisa tra che sa andare è il salto in uscita di curva, la pendenza della pista è perfetta!
Piero mantiene il suo stile "Mai sotto i 180cm" e Luigi persegue l'aureo rapporto 1:1 tra discese e birre).
Alla fine rocambolescamente in pista da ballo compare Alex con la sua Swoard
ancora indenne - per poco- dalle buche giganti da neve fresca. Riceve i complimenti di un EC, ma è la festa Virus e
quindi non può firmare autografi e cambiali. E c'è pure l'ineffabile Papanz a completare la valanga azzurra.
La mancanza di Hooger Booger non mi ha fatto dormire per 3 notti.
Alcune ripide conclusioni all'evento: se evento deve essere che sia esagerato, quindi ottima l'idea di sciare in maschera,
lanciarsi sulla pozza d'acqua con tavole sopra i 2.4mt e fare tardi la sera, bere una birra insieme a chi le tavole le disegna e realizza.
NON ottima l'idea di tentare di mescolarsi tra i ragazzi austriaci che diventano noiosetti dopo la 3a media.
E' stato un raduno dove
senza zavorre muliebri o utpie varie ci si presenta con una tavola e si torna con esperianza ed amici,
in un clima frizzante dalle novità e disteso.
Prenderemo spunto dall'iniziativa di successo dei ragazzi austriaci, alcuni produttori hanno chiesto di organizzare due giorni simili in Italia.
Stay tuned!
Ciao
E aggiungrerei pure i voti:
PieroB: 8, inossidabile, come le lame dell'inseparabile Rossignol 184, unico esemplare mai visto in tutta l'Austria.
Alex: 8, fluido lento, ci mette 20 minuti a fare una discesa imponendo tecnica e 450 curve, bestemmiando per le buche,
mi esalta con un discorso sulle ungheresi che invaderanno la valle a novembre, quando gli scroccherò un giro di Swoard,
Organizzazione 7: precisione che all'inizio ci spiazza, dalle 13 del primo giorno si eclissa sotto ettolitri di birra
MAts: 11, Giaguaro: dopo mezzora di buoni propositi molla lo stand ad un hooligan e testa i suoi materiali da solo e per 3 giorni
Jorge: 7, guru vero, stramazza per ore i marroni a chi gli chiede una tavola con teorie che noi mortali capiremo, forse, solo grazie a Piero angela.
Luigi: 8, il diabolico Faust di Bologna per la 3 settimana di fila scarica morosa, lavoro e parenti per mettersi alla prova.
SWOARD Extremecarver 168H - <NW>, POGO stillet 184
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