Lamine a 89 ?????????

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Post by Silber » Friday 14 March 2008, 11:11

tutto vero...ma il buon Alex..mi ha spostato il mio gadget tooltonic per arrivare a 88 e devo dire che non si va per nulla male così!
Francesco Swoard (1G175M 3G175M020 e 168H054),Wingergun205,Shaman193,TTubeS1/174GS,F2 (RS183'08 e'06/Lancelot/Slbpfl),Virus (Hurric./Dragon),Pogo (Hardc./Imp.),Burton (FP/Speed/PJ/CustomX),WildDuckFantasy, Duret168, OxygenProton168GS

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Post by emi » Friday 14 March 2008, 11:47

maxdelay wrote:Ragazzi essendo stato a Zinal ECS 2008 posso raccontarvi la mia esperienza in fatto di angoli per la tecnica EC.
Sulle piste c'era rivenditore del Tooltonic, dal quale ho comprato la lima e la guida per il tuning.
L'ometto inoltre insegnava come fare lamine e tuning facendo provare il suo cliente e dandogli consigli degni di uno Skiman professionista (ancora lo ringrazio)
Ecco io ho un Swoard e l'ometto che mi ha fatto le lamine ha parlato direttamente con Jaques che era li presente ed ha consigliato con la neve primaverile di fare 1 grado di Tuning ed 1 Grado di Lamina in modo che alla fine l'angolo effettivo fosse stato di 90 gradi.
Jaques ha detto inoltre che per nevi dure e ghiacciate è meglio invece fare 89 gradi di angolo effettivo (anche se per non accorciare troppo la vita della tavola consigliava di mantenere i 90 gradi e migliorarsi piuttosto sulla tecnica che è il vero limite di uno che impara l'EC!)

Spero di essere stato chiaro! :)
OK Max.....ma se F2 esce di serie sull'RS con 88 gradi .....avra' i suoi validi motivi .......
Resta ben inteso che uno gia' bravo fa tutto anche con lamine a 90.....
Mentre per un principiante come me ed altri gli 88 aiutano moltissimo dandoti un ottima tenuta che la propria carenza tecnica ancora non puo' dare ......
Successivamente con le capacita' si fara' tutto anche a 90......
Quindi personalmente confermo l'utilita' per i principianti come me degli 88.....ti danno molta piu sicurezza quando ti butti giu' le prime volte......

:wink: :wink: :wink:
Alla spasmodica ricerca di una "POTON OSSIGENO"..... per ora solo Burton FP 173 - Virus BD 175 - Burton Speed 178 -
vado sempre in skidding sul ripido e scendo per primo per non essere ripreso...

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Post by emi » Friday 14 March 2008, 11:55

RicHard wrote:
emi wrote: La svolta è stata il suggerimento di Richard di stare in back piegato sulle gambe quasi a voler toccare la lamina libera tra i due scarponi.......
Lusingato... :roll:
Occhio che, quanto ti suggerisco io, non è la tecnica EC. Lo dico per chiarezza, per non generare confusione in te e negli altri lettori.
Se vuoi fare EC, allora ti ho dato un consiglio "sbagliato".
emi wrote: :)
Tranquillo Riccardo era chiaro ....ma non posso passare direttamente allo "spingi e tira" se non so fare decentemente almeno la Tecnica classica......
Ti ringrazio ancora degli ottimi consigli.......

:D :D :D
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Post by maxdelay » Friday 14 March 2008, 12:10

emi wrote:
maxdelay wrote:Ragazzi essendo stato a Zinal ECS 2008 posso raccontarvi la mia esperienza in fatto di angoli per la tecnica EC.
Sulle piste c'era rivenditore del Tooltonic, dal quale ho comprato la lima e la guida per il tuning.
L'ometto inoltre insegnava come fare lamine e tuning facendo provare il suo cliente e dandogli consigli degni di uno Skiman professionista (ancora lo ringrazio)
Ecco io ho un Swoard e l'ometto che mi ha fatto le lamine ha parlato direttamente con Jaques che era li presente ed ha consigliato con la neve primaverile di fare 1 grado di Tuning ed 1 Grado di Lamina in modo che alla fine l'angolo effettivo fosse stato di 90 gradi.
Jaques ha detto inoltre che per nevi dure e ghiacciate è meglio invece fare 89 gradi di angolo effettivo (anche se per non accorciare troppo la vita della tavola consigliava di mantenere i 90 gradi e migliorarsi piuttosto sulla tecnica che è il vero limite di uno che impara l'EC!)

Spero di essere stato chiaro! :)
OK Max.....ma se F2 esce di serie sull'RS con 88 gradi .....avra' i suoi validi motivi .......
Resta ben inteso che uno gia' bravo fa tutto anche con lamine a 90.....
Mentre per un principiante come me ed altri gli 88 aiutano moltissimo dandoti un ottima tenuta che la propria carenza tecnica ancora non puo' dare ......
Successivamente con le capacita' si fara' tutto anche a 90......
Quindi personalmente confermo l'utilita' per i principianti come me degli 88.....ti danno molta piu sicurezza quando ti butti giu' le prime volte......

:wink: :wink: :wink:
Vero EMI se la tavola esce in quel modo un motivo c'e' sicuramente l'angolo è adatto a sfruttare le potenzialità di quella tavola, comunque se posso darti un consiglio umile, frutto anche di mie errori in passato, è quello di non fissarsi molto su un dettaglio che fa certamente la differenza non c'e' dubbio ma migliorare la tecnica e poi esercizio esercizio esercizio, capire quale è il movimento giusto, fermarsi pensare di voler fare quel movimento, fare una serie di curve e fermarsi a pensare "ho fatto quel movimento?"
Questo porta a miglioramenti notevoli molto più vistosi e appaganti di ogni dettaglio!
La difficoltà sta nel trovare qualcuno che ti dice esattamente quali sono i movimenti come vanno eseguiti e con che tempistica. (Ringrazio Alex)


Silber come va la Swoard a 88 °?
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Post by Silber » Friday 14 March 2008, 12:16

concordo...peraltro la lamina perfetta ti aiuta se la situazione è di neve molto dura...se no non te ne accorgi neanche..e in questo periodo...

se la tecnica è cannata invece non c'è lamina che tenga.

quindi piegamento e distenzione kome ai vecchi tempi!!
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Post by Silber » Friday 14 March 2008, 12:17

e comunque la swoard a 88 mi sembra vada parecchio bene...!
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Post by Silber » Friday 14 March 2008, 12:17

la Canalis a 90 però va ancora meglio..!! :badgrin: :badgrin: :badgrin:
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Post by emi » Friday 14 March 2008, 12:19

Silber come va la Swoard a 88 °?[/quote]

Ti ha risposto all'inizio di questa pagina.......

Sembra gli vada bene anche la Swoard a 88........

:wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink:
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Post by emi » Friday 14 March 2008, 12:26

concordo...peraltro la lamina perfetta ti aiuta se la situazione è di neve molto dura...se no non te ne accorgi neanche..e in questo periodo

Silber wrote:e comunque la swoard a 88 mi sembra vada parecchio bene...!
A Silber ......VEDI DI DECIDERTI ...... :roll: :roll: :roll:

"non te ne accorgi neanche "........o " la Swoard a 88 mi sembra vada parecchio bene" mi sembrano due affermazioni un po' diverse.......

:wink: :wink: :wink: :wink: :wink:
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Post by maxdelay » Friday 14 March 2008, 12:27

Silber wrote:la Canalis a 90 però va ancora meglio..!! :badgrin: :badgrin: :badgrin:
Push & Pull & Push & Pull & Push & Pull & Push & Pull & Push & Pull & Push & Pull & Push & Pull & Push & Pull & Push & Pull & Push & Pull 8O

Penso che appena arrivi la mattina pista tirata dura e/o ghiacciata senti le lamine a 88°, poi alle 9 già la neve si sfa e non senti più la differenza ma devi avere più che altro una buona tecnica!
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Post by Silber » Friday 14 March 2008, 13:01

affermazioni non contrastanti come dici tu: sul duro si sente e la swoard a 88 va bene, sul molle non si sente e la swoard va bene comunque. Sulla polvere va meglio la swallow..
Francesco Swoard (1G175M 3G175M020 e 168H054),Wingergun205,Shaman193,TTubeS1/174GS,F2 (RS183'08 e'06/Lancelot/Slbpfl),Virus (Hurric./Dragon),Pogo (Hardc./Imp.),Burton (FP/Speed/PJ/CustomX),WildDuckFantasy, Duret168, OxygenProton168GS

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Post by emi » Friday 14 March 2008, 14:03

RicHard wrote:
emi wrote: La svolta è stata il suggerimento di Richard di stare in back piegato sulle gambe quasi a voler toccare la lamina libera tra i due scarponi.......
Lusingato... :roll:
emi wrote:
Ecco il testo :

Dici bene quando dici che occorre velocizzare il movimento rispetto ad una tavola di raggio più ampio, ma si fa.
Il problema comune, nel backside, (eliminata la controrotazione, che è il primo!), sono le gambe poco piegate: queste spostano il baricentro del corpo verso l'interno della curva facendolo cadere oltre la lamina. Inoltre, non ammortizzano (perchè di solito si tengono anche rigide). La somma di queste due cose (più eventualmente l'assenza di piegamento durante la curva) determina la perdita della conduzione non appena di cerca di inclinare un pò di più.
La tavola, alla minima asperità, va via e si cade all'interno della curva.

Proprio su bomberonline, anni fa, trovai un trucchetto che aiutava a capire quanto fossero realmente piegate le gambe: all'inizio di una curva back, si doveva riuscire ad arrivare gradualmente ad afferrare con la mano posteriore, la lamina sollevata dalla neve (quella frontside) in un punto compreso tra i due attacchi (al centro della tavola, quindi).
L'altra mano poteva essere avvicinata a sfiorare la neve all'interno della curva.
Provando questo esercizio, ci si rende conto di quanto siano piegate o meno le gambe (a meno di non spezzare assolutamente tutto con il busto e piegando quindi esclusivamente quello mantenendo le gambe tese: un atleta ci riesce!).

Inoltre, nella curva back, un'altra cosa che aiuta tantissimo è spingere il ginocchio posteriore verso avanti/basso, direttamente verso il tallone anteriore (quindi verso la lamina backside che viene schiacciata sulla neve).
E' importante poi rimanere centrali e, all'inizio della curva, addirittura un pò avanzati (per il solito problema dell'anticipo che deve compensare l'accelerazione della curva senza farci rimanere arretrati).

Però VERGOGNA !!!!!!!
L'ho trovato su un altro Sito !!!!!!!!!!!

:wink: :wink: :wink:
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Post by RicHard » Friday 14 March 2008, 14:49

emi wrote:Ecco il testo :
Dici bene quando dici che occorre velocizzare il movimento rispetto ad una tavola di raggio più ampio, ma si fa.
Il problema comune, nel backside, (eliminata la controrotazione, che è il primo!), sono le gambe poco piegate: queste spostano il baricentro del corpo verso l'interno della curva facendolo cadere oltre la lamina. Inoltre, non ammortizzano (perchè di solito si tengono anche rigide). La somma di queste due cose (più eventualmente l'assenza di piegamento durante la curva) determina la perdita della conduzione non appena di cerca di inclinare un pò di più.
La tavola, alla minima asperità, va via e si cade all'interno della curva.

Proprio su bomberonline, anni fa, trovai un trucchetto che aiutava a capire quanto fossero realmente piegate le gambe: all'inizio di una curva back, si doveva riuscire ad arrivare gradualmente ad afferrare con la mano posteriore, la lamina sollevata dalla neve (quella frontside) in un punto compreso tra i due attacchi (al centro della tavola, quindi).
L'altra mano poteva essere avvicinata a sfiorare la neve all'interno della curva.
Provando questo esercizio, ci si rende conto di quanto siano piegate o meno le gambe (a meno di non spezzare assolutamente tutto con il busto e piegando quindi esclusivamente quello mantenendo le gambe tese: un atleta ci riesce!).

Inoltre, nella curva back, un'altra cosa che aiuta tantissimo è spingere il ginocchio posteriore verso avanti/basso, direttamente verso il tallone anteriore (quindi verso la lamina backside che viene schiacciata sulla neve).
E' importante poi rimanere centrali e, all'inizio della curva, addirittura un pò avanzati (per il solito problema dell'anticipo che deve compensare l'accelerazione della curva senza farci rimanere arretrati).

Però VERGOGNA !!!!!!!
L'ho trovato su un altro Sito !!!!!!!!!!!

:wink: :wink: :wink:
Stavo per dire "cavolo! E chi l'ha scritto?! Mi trovo d'accordo quasi su tutto!"...
Poi ho capito chi l'aveva scritto!
Ahahahaahahahah!
Comunque, nel corso degli anni, ho modificato l'idea della spalla anteriore più bassa per compensare l'accelerazione (anche se è tecnica stra-usatissima).
:)
Grazie per questo tuffo nel passato.
:)
_RicHard
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