appena tornato da una settimana sulle splendide nevi delle Dolomiti, volevo condividere un paio di brevissimi spunti.
Avendo acquistato scarponi diversi (UPZ RC8) da quelli che avevo, non riuscivo a sentirmi a mio agio sulla tavola.
Prova di qua, prova di là, passo, angoli, tecnica, pesi, piegamenti, etcetcetc ma... niente, mi sentivo inchiodato sulla tavola ed incapace di andare fluidamente.
Sottolineando che parlo di tecnica classica, di fatto due semplici accorgimenti di "impostazione" ed un paio di tecnica e...è cambiato tutto radicalmente.
Setup.
1) il passo. Avevo già provato ad accorciarlo ma mi sentivo con le gambe troppo vicine e provavo una sensazione di scarso equilibrio. Ho provato però per una mattina a surfare così e... mi sono abituato migliorando moltissimo la mobilità sulla tavola. Non era troppo stretto, il passo, ma... giusto. Solo abitudine.
2) il set-back: l'ho ridotto moltissimo. Avevo gli attacchi arretrati di 4cm e... portarli a 1cm ha cambiato totalmente la tenuta in punta della tavola.
Tecnica.
1) ho ricordato quanto ascoltato in alcune lezioni riguardo un particolare apparentemente insignificante che però ha fatto la differenza: l'inclinazione della testa. Nella curva back, inclino la testa dal lato opposto a quello della curva. Provare per credere, aiuta.

2) sempre nella curva back, oltre a scendere con il braccio esterno verso la lamina, alzo molto quello interno (come da vecchi insegnamenti del buon Georg). Era una cosa che avevo smesso di fare ma... concentrandomi nuovamente sul farla (e premendo bene sul gambaletto dello scarpone), la tavola si è agganciata al binario sulla dura neve di una rossa e non si è mossa più. Grande soddisfazione, ripetuta per le curve a venire.
Se dunque avete problemi di tenuta nel back (in tecnica classica), provate a giocherellare con queste cose e... chissà... magari vi aiutano.
Saluti!