Tra un paio di settimane ti do il cambio io....Silber wrote:beh in effetti di piste a Zinal me ne sono fatte parecchie!
Lasciami un po' di "NEVE "........






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Tra un paio di settimane ti do il cambio io....Silber wrote:beh in effetti di piste a Zinal me ne sono fatte parecchie!
bello il racconto ...si sente la passioneSilber wrote:....finalmente...Domenica 10 Gennaio...
ore 7:30 sveglia, come da buoni abitudini in stile ECS. Occhio fuori dalla finestra..mannaggia non si vede un tubo. Vabbè oggi si dorme... ore 8:30 riocchio fuori dalla finestra..nulla..ma..dubbio atroce: e se fosse solo in valle? aggancio al volo l'iphone connesso con la rete wifi dell'albergo (chi è alla Point de Zinal se lo ricordi) mi connetto al nostro forum e via sul link della webcam di Zinal: SU E' BELLISSIMO..![]()
Via di corsa!! allora colazione col solito cornetto salato al volo e poi funivia (quest'anno l'hanno cambiata ed è molto più grande di quella dell'anno scorso). Arrivo su ed è assolutamente PERFETTO. Condizioni di neve spettacolari. Farinosa e leggera. Piste tirate alla perfezione. E' domenica ma non c'è praticamente nessuno (se non un gruppone di bambinetti cileni capitati a Zinal chissà come). Via di corsa sulla Barthelemy. Righe perfette..siiiiii!!! Ne faccio due, ma metà è ancora all'ombra ed allora vado alla pista Le Colle de Sorebois.. Tutti gli acciacchi sembrano spariti. Mi butto giù e la tavola sembra andare da sola. Pura conduzione. 20 anni anni di snowboard per fare questa pista così. Finita. Corro subito alla seggiovia e la ammiro da lontano. Si vedono le mie tracce nitide. Curve ogni 10 metri. Almeno da lontano sembrano tutte identiche. Una dopo l'altra. Faccio una foto (purtroppo non ho lo zoom mannaggia!!). A quel punto me ne sparo altre 5 senza mai fermarmi. Sono zeppo di adrenalina. Via torno alla Barthelemy. Incontro Alexey ed un altro ragazzo russo con una swoard aerografata (ho anche una foto) e la sua ragazza. Saliamo insieme e via di sotto. I ragazzi si sdraiano parecchio, ma forzano molto la conduzione. Scendo anche io ed in fondo ci scambiamo grandi sorrisi di complicità di questa pista eccezionale... Un'altra. Via. Stavolta incontro Patrice ed abbandoniamo i russi. Facciamo una discesa e torniamo subito a riprendere lo skilift. Patrice mi precede e mi aspetta sul bordo della Barthelemy (dove il sentiero fa scalino con la pista). Arrivo abbastanza veloce..lo vedo e..stic..zzi, non mi fermo, ma anzi mi piego in front e salto il bordo e via giù di curve una dietro l'altra senza fermarsi... A metà pista sento il rumore della lamina di Patrice dietro di me che gratta la pista..non sento invece la fatica. Me la faccio tutta fino in fondo. Durante la risalita dell'ultimo tratto Patrice mi passa accanto e mi dice: Ti ho visto passare e mi sono buttato dietro..come in Carve! ed inizia ad esultare con i pugni al cielo come nel filmato scorrendo veloce davanti a me. A questo punto mi sembra di essere in un film...: "A Perfect Day".
Silber wrote:... Incontro Alexey ed un altro ragazzo russo con una swoard aerografata (ho anche una foto) e la sua ragazza. Saliamo insieme e via di sotto. I ragazzi si sdraiano parecchio, ma forzano molto la conduzione... ".
E' quello che ho sempre detto io .....Silber wrote:esatto! Tra le ragazze viste fino ad oggi sicuramente una di quelle che vanno meglio. Quello che va notato (ed è il problema che mi attanagliava e che ho migliorato molto dall'anno scorso) è quanta velocità perde. Dopo ogni curva è praticamente ferma. Il passo successivo nell'apprendimento è proprio il riuscire a mantenere la fluidità tra una curva e l'altra. Ciò avviene solo se la rotazione è eseguita correttamente. In tal caso non è il corpo che cerca la neve ma la neve che arriva al corpo per effetto dell'allontanamento della tavola. La differenza è tra tavola ferma rispetto al punto di inizio curva e corpo che si allontana dalla tavola e corpo fermo e tavola che si allontana dal corpo (in basso).