E' vero, lo sci non è lo snowboard, ma pur in posizione "frontale" avviene il movimento rotatorio dell'anca.
In merito al SOFT: indipendentemente dalle varie scuole di pensiero e di appartenenza, la tendenza (insegnata ed inserita anche nei corsi di formazione maestri di snowboard) è proprio quella di mantenere i piedi in duckstance, con piede posteriore a gradi negativi in modo da facilitare l'apertura della spalla e la "lateralizzazione" della posizione in modo da far rendere al meglio il movimento di rotazione, oltre che maggior stabilità, ecc,ecc.
Per quanto riguarda le gobbe, in effetti il cross-under è il movimento piu' efficace ed utilizzato.
Per quanto riguarda il fuoripista (sembrerà strano ma escludo la neve fresca, la polvere, in quanto rappresenta secondo me la parte piu' facile da affrontare in snowboard, soprattutto soft), penso che dipenda sempre dal tipo di condizioni di neve e pendio e qui sinceramente penso che nel bel mezzo del vero "urfido" (termine che spero renda l'idea) non si stia a pensare se sia meglio eseguire la curva in crossover, crossunder, crossthrough, pushpull, pre-rotation e via di seguito, ma vi possono essere applicazioni diverse in base a formazione ed attrezzatura utilizzata (compreso il settaggio), l'importante penso non sia l'estetica, se "frontale" o "laterale", ma l'efficacia.
Poi possiamo fare tutte le considerazioni tecnico/estetiche possibili.
Unica nota e sensazione del tutto personale in termini di assetto è che dopo essermi intestardito per diverso tempo su un settaggio piatto in fuoripista, mi sono recentemente reso conto che variando il settaggio (angoli e restringendo il passo) e mettendo leggero canting (4°) e lifting (mezzo centimetro) al posteriore ho avuto netta sensazione (ma soprattutto efficacia) di maggior stabilità (su crosta non portante, neve ventata) e velocità di trasmissione (reattività nello stretto e ripido, passaggi obbligati); sono uscito dai canoni? Boh, mi trovo meglio e proseguo così!