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RicHard
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by RicHard » Tuesday 27 October 2009, 1:38
Un saltino (da pivello, però!) tra una curva e l'altra...

A fatica si capisce che la tavola s'era alzata, ma... le gambe so' quello che so'!

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emi
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by emi » Tuesday 27 October 2009, 10:23
stammidietrosecelafai wrote:
un conto è prendere per il culo sulla base di fatti veri....realmente accaduti....dimostrabili........
vedi io ...(e non solo io) ti piglio per il culo perchè ti sei messo la tua foto con i gradi di inclinazione come avatar........pensando di essere un grande manico............
ma è un dato vero dimostrabile.....dato che è qui ....ed è talmente ridicola che continuo ad usarla io come mio avatar.......
tu come fai a prendermi per il culo invece ?
ti inventi delle cose.....non vere.....
un altro conto è prendere per il culo......inventandosi cose non vere ......mai accadute .......non dimostrabili........come fate voi....
e quando si viene scoperti e si chiede di dimostrare quello che si è detto........dire che si scherzava.......
Bisogna prendersi per il culo........ma con intelligenza....

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by Silber » Tuesday 27 October 2009, 10:33
stammidietrosecelafai wrote:io intendevo decollare così.....
by the way, il decollo così deriva anche da ponti esagerati e tavole rigidissime. La mia hurricane basta schiacciarla in terra che salta 3 cm in aria da sola.... Non c'è bisogno di manico. Basta un dito.
Iniziate a fare le curve per bene.
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by stammidietrosecelafai » Tuesday 27 October 2009, 11:15
emi wrote:stammidietrosecelafai wrote:Querini wrote:
Il mio avatar l'avevo messo per fare due risate, non certo per far vedere che fo paura.. te pigli tutto per pane da magnare.. ma stai tranqui e pernsa un po' a come vai te dammi retta!! E poi chi è che mi piglia pe i culo sul forum? io nn li conosco, se ci sono fammi i nomi!
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by Alex » Tuesday 27 October 2009, 11:15
Il modo più semplice ed utilizzato è una forzatura della cross-over, che prevede la distensione durante il cambio, se la distensione è molto "energica" e magari la tavola è leggera e reattiva si possono fare dei salti notevoli.
Un altro modo consiste nell'eseguire il salto utilizzando una manovra simile ad un "OLLIE" (analoga a quella che si pratica con lo skate che consente di spiccare il volo senza avere la tavola attaccata ai piedi). In questo caso non si distendono le gambe ma
si effettua un movimento "basculatorio" sollevando prima la punta e successivamente la coda per poi atterrare con la punta ...
Questa è la tecnica consigliata per chi pratica l'ec, visto che il cambio si effettua senza distensione

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by stammidietrosecelafai » Tuesday 27 October 2009, 11:16
Silber wrote:stammidietrosecelafai wrote:io intendevo decollare così.....
Iniziate a fare le curve per bene.
A soelden mi puoi insegnare te...

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by stammidietrosecelafai » Tuesday 27 October 2009, 11:17
Alex wrote:
Il modo più semplice ed utilizzato è una forzatura della cross-over, che prevede la distensione durante il cambio, se la distensione è molto "energica" e magari la tavola è leggera e reattiva si possono fare dei salti notevoli.
Un altro modo consiste nell'eseguire il salto utilizzando una manovra simile ad un "OLLIE" (analoga a quella che si pratica con lo skate che consente di spiccare il volo senza avere la tavola attaccata ai piedi). In questo caso non si distendono le gambe ma
si effettua un movimento "basculatorio" sollevando prima la punta e successivamente la coda per poi atterrare con la punta ...


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by gentleman » Tuesday 27 October 2009, 11:40
senza dubbio la tavola conta molto, poi in subordine conta la pressione che si riesce ad esercitare e l'elasticità delle zampette e quindi la qualità della tecnica per non atterrare di pancia dopo il saltino...
Di certo pur capendo che ogni tanto ci vuole anche un po' di pura estetica d'effetto rammento che questo saltino (tranne pochi casi specifici) è spesso controproducente, generalmente più si sta attaccati al terreno migliore è il controllo globale della tavola in ogni tipologia di tecnica...
Quando capita ad alcuni atleti impegnati in gara spesso è una conseguenza (non sempre voluta) dell'esasperazione del gesto atletico, e non è detto che possa anche corrispondere ad una sbavatura o ad un errore a cui si sta rimediando...
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by emi » Tuesday 27 October 2009, 12:28
stammidietrosecelafai wrote:emi wrote:stammidietrosecelafai wrote:
facciamo prima a dire .....
chi non vi ride dietro.......
chiudiamola qui è meglio......ci rivediamo in pista.... le risate le faremo li'....

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by gentleman » Tuesday 27 October 2009, 12:35
statebbonisepotete...
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by RicHard » Tuesday 27 October 2009, 12:40
gentleman wrote:senza dubbio la tavola conta molto, poi in subordine conta la pressione che si riesce ad esercitare e l'elasticità delle zampette e quindi la qualità della tecnica per non atterrare di pancia dopo il saltino...
Di certo pur capendo che ogni tanto ci vuole anche un po' di pura estetica d'effetto rammento che questo saltino (tranne pochi casi specifici) è spesso controproducente, generalmente più si sta attaccati al terreno migliore è il controllo globale della tavola in ogni tipologia di tecnica...
Quando capita ad alcuni atleti impegnati in gara spesso è una conseguenza (non sempre voluta) dell'esasperazione del gesto atletico, e non è detto che possa anche corrispondere ad una sbavatura o ad un errore a cui si sta rimediando...
Il saltino potrebbe avere una sua utilità: aumentare la pressione sulla tavola.
Se salti, aumenti l'energia che puoi poi imprimere alla tavola.
Estremizzando (come spesso è utile fare per capire i concetti), pensa alla pressione che metti se stai in piedi fermo sulla tavola o se cadi da dieci metri. Analogamente, dunque, per saltare devi mettere più pressione (per il principio di azione e reazione) e, quando atterri, hai energia cinetica che puoi spendere per "scavare" meglio.
Ricordiamoci che c'è una fase (SEMPRE!) in cui la tavola non ha assolutamente tenuta: il cambio lamina.

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by gentleman » Tuesday 27 October 2009, 12:56
RicHard wrote:gentleman wrote:senza dubbio la tavola conta molto, poi in subordine conta la pressione che si riesce ad esercitare e l'elasticità delle zampette e quindi la qualità della tecnica per non atterrare di pancia dopo il saltino...
Di certo pur capendo che ogni tanto ci vuole anche un po' di pura estetica d'effetto rammento che questo saltino (tranne pochi casi specifici) è spesso controproducente, generalmente più si sta attaccati al terreno migliore è il controllo globale della tavola in ogni tipologia di tecnica...
Quando capita ad alcuni atleti impegnati in gara spesso è una conseguenza (non sempre voluta) dell'esasperazione del gesto atletico, e non è detto che possa anche corrispondere ad una sbavatura o ad un errore a cui si sta rimediando...
Il saltino potrebbe avere una sua utilità: aumentare la pressione sulla tavola.
Se salti, aumenti l'energia che puoi poi imprimere alla tavola.
Estremizzando (come spesso è utile fare per capire i concetti), pensa alla pressione che metti se stai in piedi fermo sulla tavola o se cadi da dieci metri. Analogamente, dunque, per saltare devi mettere più pressione (per il principio di azione e reazione) e, quando atterri, hai energia cinetica che puoi spendere per "scavare" meglio.
Ricordiamoci che c'è una fase (SEMPRE!) in cui la tavola non ha assolutamente tenuta: il cambio lamina.

Quello che volevo dire è che secondo me in una gara se riesci ad avere le gambe abbastanza forti da imprimere la pressione necessaria per effettuare la curva che vuoi eseguire senza saltino il risultato sarà probabilmente migliore, perchè questo salto potrebbe portare ad una piccola perdita di controllo o comunque ad una non perfetta scelta del punto di "atterraggio" che potrebbe rischiare di farti perdere tempo oltre che fluidità nell'azione...
Sto estremizzando alla Catalano
p.s. non è una battaglia al saltino, anzi quando me ne vengono di interessanti me li godo con soddisfazione.
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by RicHard » Tuesday 27 October 2009, 13:04
gentleman wrote:
p.s. non è una battaglia al saltino, anzi quando me ne vengono di interessanti me li godo con soddisfazione.
Tranquillo... neanche il mio è un inno al saltino!

E' solo per dire che... come sempre... DIPENDE.

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by gentleman » Tuesday 27 October 2009, 13:06
RicHard wrote:
E' solo per dire che... come sempre... DIPENDE.

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by Alex » Tuesday 27 October 2009, 13:58
A mio parere il salto è un gesto puramente estetico e non può portare benefici nella surfata. Imprimere forza sulla tavola (sfruttando il principio di azione e reazione) porta ad aumentare il coefficiente di attrito tra tavola e terreno, quindi perdità di velocità. Il salto, oltre ad alzare il centro di gravità (cosa in genere da evitare), a causa della complessità del sistema carver+tavola porta generare una marea di forze che non aiutano di certo a tenere la corretta postura/bilanciamento del rider. La forza potenziale che si guadagna aumentando la quota del proprio corpo, permette di imprimere (quando la tavola ritorna a contatto col terreno) una forza maggiore ma come al solito ricordo che a tavola inclinata (> 45°) la presione laterale diventa maggiore di quella ortogonale al tereno...ergo non porta benefici ed anzi perdita di aderenza.
In linea di massima una surfata pulita porta sempre a minimizzare i movimenti inutili alla surfata stessa e a distribuire la pressione in maniera omogenea lungo tutta la lamina e questo, almeno nel carving, porta sempre a tenere la linea ideale

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