di ritorno da qualche giorno di neve, volevo solo dare qualche spunto a chi ha problemi di tenuta della tavola sulla neve dura.
Ho sfruttato questi giorni per fare molte prove e, piuttosto che parlare di "cosa va fatto e cosa non va fatto", volevo condividere quanto sperimentato e quanto riscontrato in modo da poter dare qualche idea su cosa provare per migliorare la propria surfata se si hanno problemi di tenuta sul ripido/duro (credo di aver scoperto molti errori che facevo).
Set-back: avevo provato ad arretrarlo parecchio ma... la tavola tendeva a fare curve estremamente ampie, a prendere velocità siderali e a non tenere sul duro. Centrati gli attacchi sul set-back del costruttore, la tavola è diventata più docile, chiudeva di più le curve giù dalla prima fase delle stesse e, proprio per questo, accelerava molto meno.
Lift posteriore: l'avevo molto accentuato. Ridotto della metà (3°). Risultato: sul back, riuscivo a mettere molta più pressione sul gambaletto del piede posteriore quando prima premevo quasi esclusivamente con quello anteriore. Ora tengo cant/lift ridottissimi.
Piegamento: la nota più dolente (ma è la vera svolta). Purtroppo, occorre avere gambe davvero allenate. Se si spera di condurre una tavola hard di raggio non cortissimo (diciamo da 12m in su) su una pista nera e ghiacciata senza un'adeguata preparazione delle gambe (in tecnica "classica"), è davvero difficile che ciò possa accadere (non impossibile ma estremamente difficile). Le sollecitazioni sono moltissime e la capacità di ammortizzare le sicure asperità della pista quando si è già sottoposti a forza di gravità/centrifuga è fondamentale. Inoltre, occorre piegarsi davvero bene e fino in fondo, per poter mettere pressione durante l'intero arco di curva, pressione fondamentale per la tenuta (parlo di tecnica "classica"). Mi trovavo a cadere se il piegamento non era davvero marcato. Le gambe poco piegate portano ad un allontanamento del baricentro dalla lamina e ad una rigidità eccessiva: questo preclude un'ottima tenuta. Insomma... OCCORRE PIEGARSI sulle gambe (non solo inclinarsi). E molto.
Il piegamento dev'essere gradualissimo (troppo spesso ci si scopre a piegare le gambe come se si avesse un interruttore: distese distese distese, piegate piegate piegate, etc...). Il piegamento dev'essere graduale.
Premere sul lato del gambaletto interno alla curva (non sul linguettone, né sulla parte posteriore). Il punto esatto dipende dall'angolo degli attacchi. Quando si è in una curva back, sentire il polpaccio premere sul gambaletto che obbliga la tavola a rimanere sullo spigolo. Concentrarsi su quello più che sul premere sui talloni (a volte mi scoprivo a premere sui talloni).
Per ora... questo.
Se sono banalità, ignoratele.
Se possono rappresentare spunti per prove su pista... usateli gratuitamente.

Un saluto...