soft + hardboot?

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stevie812
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soft + hardboot?

Post by stevie812 » Friday 18 January 2008, 0:54

è da un pò che mi frulla per la testa sta cosa...

Dato che la cosa che più in assoluto mi da gusto con lo snow è la "piega" anche sulla soft ho deciso di privilegiare quest'ultima (a discapito di un pò di stabilità nei salti) montando gli attacchi 60 - 55

Mi ci trovo da dio anche in neve fresca e tutto sommato anche nei salti, però appena la pista inizia a mostrare le prime gobbe la faccenda cambia. La poca, pochissima rigidità dell'accoppiata attacco + softboot non permette un controllo ottimale nella fase di assorbimento della buca e altresì riduce i miei poveri talloni in condizioni pietose.

Quindi mi sono detto, perchè non usare anche la soft con i fidi track 700 e un bel paio di intech titanium?

E la domanda per voi esperti è: quali differenze (e quali eventuali problemi) potrei incontrare facendo questo tipo di modifica? (intendo difficoltà nei salti, in freeride, altro o niente di tutto questo?)

Grazie per le risposte ragazzi!! :wink:

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biont
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Post by biont » Friday 18 January 2008, 7:16

è quello che mi sarebbe piaciuto avere anche a me ieri a Madesimo visto che le piste erano inpraticabili con l'hard, erano più simili a una pista da bordercross che altro.

nello stesso tempo però avrei bisogno anche di una tavola molto reattiva tipo speedcroos o eliminator da montare con attacchi hard.

io ho provato l'anno scorso l'eliminator e ne sono rimasto davvero sorpreso, ottima conduzione e quando le piste si rovinano inizia il divertimento, ed anche in neve fresca l'ho trovata ottima!

se non sbaglio qui c'è Trp7 che ha la speedcroos montata con attacchi hard step-in, sentiamo i suoi pareri. :wink:
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H2O
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Post by H2O » Friday 18 January 2008, 9:35

biont wrote:è quello che mi sarebbe piaciuto avere anche a me ieri a Madesimo visto che le piste erano inpraticabili con l'hard, erano più simili a una pista da bordercross che altro.

nello stesso tempo però avrei bisogno anche di una tavola molto reattiva tipo speedcroos o eliminator da montare con attacchi hard.

io ho provato l'anno scorso l'eliminator e ne sono rimasto davvero sorpreso, ottima conduzione e quando le piste si rovinano inizia il divertimento, ed anche in neve fresca l'ho trovata ottima!

se non sbaglio qui c'è Trp7 che ha la speedcroos montata con attacchi hard step-in, sentiamo i suoi pareri. :wink:
Ottimo abbinamento l'Eliminator Ltd abbinata ad attacchi rigidi per un carving non impegnativo, per freeride e nevi trasformate primaverili o fresche. La Speedcross wide (o ElDiablo) esprime lo stesso concetto ma di poco spostato verso la pista.
Ho avuto entrambe ma considero l'Eliminator un'ottima seconda tavola da utilizzare soprattutto per il freeride in alternativa a tavole piu' specifiche quali Longboards e Swallotails (la costruzione leggera consente di fare avvicinamenti a piedi e/o con ciaspole e tavola sulla schiena senza creare sovrappesi); nella misura piu' lunga e stretta consente anche belle pieghe in pista su buona neve.
Attenzione ad utilizzare angoli non troppo chiusi ma sempre a filo lamina, pena la poca incisività di tenuta riveniente dalla maggiore larghezza della tavola.
Ciao.
Pietro
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Post by Silber » Friday 18 January 2008, 9:42

una ottima alternativa in questo senso è la mia fida f2 lancelot 172. Di base è una swallow che origina dall'eliminator, quindi con dimensioni più grandi ma simile rigidità e favolosa conduzione su fresca (decisamente più rigida delle swell panick e simili per intenderci). Su quella io ho montato dei front step in santa crutz (modello tipo fritzi per intendersi) e ci vado benissimo con gli scarponi modificati per l'EC
Francesco Swoard (1G175M 3G175M020 e 168H054),Wingergun205,Shaman193,TTubeS1/174GS,F2 (RS183'08 e'06/Lancelot/Slbpfl),Virus (Hurric./Dragon),Pogo (Hardc./Imp.),Burton (FP/Speed/PJ/CustomX),WildDuckFantasy, Duret168, OxygenProton168GS

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Re: soft + hardboot?

Post by H2O » Friday 18 January 2008, 10:01

stevie812 wrote:è da un pò che mi frulla per la testa sta cosa...

Dato che la cosa che più in assoluto mi da gusto con lo snow è la "piega" anche sulla soft ho deciso di privilegiare quest'ultima (a discapito di un pò di stabilità nei salti) montando gli attacchi 60 - 55

Mi ci trovo da dio anche in neve fresca e tutto sommato anche nei salti, però appena la pista inizia a mostrare le prime gobbe la faccenda cambia. La poca, pochissima rigidità dell'accoppiata attacco + softboot non permette un controllo ottimale nella fase di assorbimento della buca e altresì riduce i miei poveri talloni in condizioni pietose.

Quindi mi sono detto, perchè non usare anche la soft con i fidi track 700 e un bel paio di intech titanium?
Relativamente ad altro argomento ma attinente si scriveva:

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stevie812 ha scritto:
adesso dico una sciocchezza sicuramente, ma io ho notato che usare angoli aggressivi sulla soft migliora molto il controllo nei salti. Io con il 45-40 spesso atterravo leggermente in rotazione, questo inverno ho cacciato un bel 65-60 come sulla silberpfeil e mi sono trovato da dio in tutte le condizioni, la conduzione in neve fresca poi è strepitosa!! Ovviamente i gusti son gusti, però secondo me dovresti sforzare meno anche le articolazioni del ginocchio (forse)


"adesso dico una sciocchezza sicuramente" : Sicuramente!
"questo inverno ho cacciato un bel 65-60 come sulla silberpfeil e mi sono trovato da dio in tutte le condizioni, la conduzione in neve fresca poi è strepitosa" ...... col soft??????? in quali condizioni??????
Col soft le trasmissioni ideali alla tavola avvengono per caricamento in senso longitudinale di punta/tacco proprio a causa della caratteristica del settaggio "soft" di scarpone/attacco che non permette di avere rigidità laterale come per quanto accade con l'attrezzatura hard.
Premesso che sicuramente la tavola soft ha una larghezza ben maggiore di una rigida...come c.... fai a trasmettere energia con 60-65?
La nuova tendenza del soft è l'utilizzo di passi sempre piu' ampi (almeno 54-56 per altezze di 1,75) ed angoli leggermente a papera (indicativi -9 / +9) o, per andare forte intorno a -3 / +18 o +21, proprio perchè la tecnica sta andando verso l'apertura della spalla back, promuovendo il movimento di "rotazione" a scapito della "contro-rotazione". Qualche campione di freestyle appartenente al vecchio modo (ma non propriamente vecchio) rimane fedele alle proprie angolazioni di +6 / +21 (+6 / +27) perfettamente indicate anche nell'utilizzo freeride in quanto in neve fresca occorrono appoggi di lamina meno incisivi e piu' sensibili.
In passato ho provato "estremizzazioni" (per un soft) fino a 21-24 / 39 ma con tavole strette da bx/carve, attacchi Flow, rialzi Palmer e scarponi soft irrigiditi base Burton Driver ; divertente ma alla fine piu' stancante dell'hard e contro ogni prerogativa soft.
Nei salti occorre stabilità....mi spieghi come fai ad essere stabile su una base d'appoggio precaria su di un asse longitudinale data da angoli strettissimi e senza sostegno laterale?....magari a te funziona!?.....prova a proporlo a Shaun White magari potrebbe adottarlo!?

Ciao
Pietro

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.....ERRARE E' UMANO ma PERSEVERARE E' DIABOLICO!!!! :twisted: :twisted: :twisted:

1) la "piega" la si puo' fare anche con la soft montata soft e non è una prerogativa solo dell'hard, seppur principalmente indicato!
2) ancora con questa stabilità nei salti con attacchi 60-55! :wall: e poi, mi spieghi come fai ad avere incisività di tenuta di lamina su una soft, magari larga 25 con angoli di 60-55? :think:
3) è proprio nelle gobbe che l'accoppiata "soft" permette maggiore assorbimento delle asperità del terreno!
4) è ottimo l'abbinamento di tavole di connotazione soft con attacco/scarpone hard ma tu parli di usare Track700 (connotazione race, rigidi e per tavole strette), attacchi intech (rigidi) su tavola prettamente soft; indicato un set di attacco/scarpone hard si ma morbido.

Ti consiglio di fare un bel refresh delle tue conoscenze, documentarti adeguatamente, prenderti un maestro per qualche ora ed applicarti lavorando sulle sensazioni (centralità, tenuta, scivolamento, inclinazioni, ecc,ecc), a moderata velocità. Mentre per quanto riguarda i salti, lasciali fare a Shaun White!
Un saluto. :hello:
Pietro
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Post by H2O » Friday 18 January 2008, 10:17

Silber wrote:una ottima alternativa in questo senso è la mia fida f2 lancelot 172. Di base è una swallow che origina dall'eliminator, quindi con dimensioni più grandi ma simile rigidità e favolosa conduzione su fresca (decisamente più rigida delle swell panick e simili per intenderci). Su quella io ho montato dei front step in santa crutz (modello tipo fritzi per intendersi) e ci vado benissimo con gli scarponi modificati per l'EC
D'accordo Silber!
Ora, contro ogni tendenza Swallowtail in voga tra i riders alagnesi, per il freeride sto utilizzando una Dupraz 178 (coda classica, tapered e rigida con ottima tenuta anche in pista oltre che piu' robusta della swallow), con attacchi F2 race titanium e scarponi modificati per l'EC o scarponi da scialpinismo superleggeri. Ottima la resa e la sensazione.
Ciao.
Pietro
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Post by trp7 » Friday 18 January 2008, 14:40

H2O, hai preso proprio a cuore questa faccenda del 65/60 sul soft! :lol:

naturalmente hai assolutamente ragione

Daniel81
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Re: soft + hardboot?

Post by Daniel81 » Saturday 19 January 2008, 1:19

H2O wrote:1) la "piega" la si puo' fare anche con la soft montata soft e non è una prerogativa solo dell'hard, seppur principalmente indicato!
2) ancora con questa stabilità nei salti con attacchi 60-55! :wall: e poi, mi spieghi come fai ad avere incisività di tenuta di lamina su una soft, magari larga 25 con angoli di 60-55? :think:
3) è proprio nelle gobbe che l'accoppiata "soft" permette maggiore assorbimento delle asperità del terreno!
4) è ottimo l'abbinamento di tavole di connotazione soft con attacco/scarpone hard ma tu parli di usare Track700 (connotazione race, rigidi e per tavole strette), attacchi intech (rigidi) su tavola prettamente soft; indicato un set di attacco/scarpone hard si ma morbido.
D'accordo con quanto sopra.
Io credo che il top nel soft in pista lo si può avere con una attrezzatura e un setup da boarderx ......... ed angoli 60-55 non mi pare che vengano usati con scarponi e attacchi soft, per quello c' è l' hard. :D
Le pieghe si fanno e pure bene con un eliminator o una palmer o una elan vertigo o una t6 per fare due nomi, abbinate ad uno scarpone e ad attacchi rigidi tipo c60 o sp xtr e salomon malamute ecc...
Duck direzionale o un minimo di direzionale puro.
Naturalmente non ci si può buttare dentro la curva come con l' hard perchè la posizione deve essere diversa, ma è comunque un gran bello spettacolo vedere dei curvoni tirati con una certa tecnica, e hai il vantaggio di poterlo fare sia in forward che in fakie 8)

Per quanto riguarda l' abbinamento con scarponi e attacchi hard si può fare bene e viene usato, meglio comunque qualcosa di "morbido" per attacchi e scarponi e una tavola più specifica, dall' eliminator in su, tipo speedcross, burton speed ecc..

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stevie812
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Post by stevie812 » Saturday 19 January 2008, 14:58

io ho un pò di viti sparse per la gamba sx causa caduta in moto e con gli attacchi "poco inclinati" non mi trovo affatto perchè la posizione che tendo ad assumere mi manda in rotazione. Più inclino gli attacchi più la cosa migliora. Detto questo con una banalissima dynastar ravine 161 attacchi soft di plasticaccia (quelli che erano su) e scarponi soft riesco tranquillamente a grattare il gomito sia in front che in back (con il famoso 65 60 che tanto scandalizza pietro)

Non ho assolutamente detto che sia il top della tecnica, ne che deve andare bene per tutti se leggi la mia risposta (la prima che hai citato) è stata scritta relativamente le richieste di chi, come me, ha problemi di varia natura alle articolazioni con un setup standard.

in ogni caso la domanda non era se vanno bene o meno le inclinazioni degli attacchi (cosa soggettiva, posso girare anche con un 80 80 se mi pare no?) semplicemente se usare scarponi e attacchi hard su una tavola puramente soft avesse un qualche genere di controindicazioni. (grazie a chi ha risposto principalmente a questo)!

Per Pietro, ti ringrazio molto dei consigli, magari la prossima volta prima di dispensarne a piene mani (soprattutto se non richiesti) preoccupati di sapere quali siano le capacità della persona alla quale li dai. Non sono ne un campione ne un mago della tecnica, ho imparato tutto da solo e sicuramente di lacune ne ho molte, ma le 6 lezioni che ho fatto due anni fa dopo l'incidente per vedere di ritrovare le vecchie sensazioni sulla tavola sono servite molto, e i due maestri che mi hanno seguito si sono molto stupiti di come riuscissi a condurre la tavola nonostante il setup fosse tutt'altro che consigliabile!

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