ma alla fine queste swoard???

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emi
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Post by emi » Thursday 18 March 2010, 15:22

maxdelay wrote:Secondo me con una tavola più stretta si puo' fare EC ma con dei limiti più pronunciati rispetto ad una tavola larga ovvero per la curva in front non si hanno problemi in quanto si è già a "favore" di pista con il busto ed inoltre essere appoggiati sulle "punte" dei piedi fa si che la tavola abbia un angolo d'inclinazione sulla pista leggermente più basso (rispetto agli angoli che si raggiungono nella curva in back), complice anche la caviglia che beno o male un po si flette...... il limite si sente molto ma molto di più nelle curve in back per i motivi detti sopra ovvero angolo tavola pista molto accentuato, e scarponi che inevitabilmente "toccano" in terra.... E' chiaro che se la neve è molle anche se gli scarponi toccano succede poco o nulla e quasi non ci si fa caso ma se la neve è dura, durissima o ghiacciata appena lo scarpone tocca in terra la tavola scappa via immediatamente!

Altro limite oltre alla larghezza è il flex, che deve essere ben calibrato rispetto al peso del rider..... flex troppo soffice appena si fa il pull la tavola chiude troppo la curva e ti "sbatte in faccia"..... flex troppo rigido nonostante il pull la tavola non si flette con il risultato di fare curvoni larghissimi e sul ripido prende troppa velocità.

Quoto EMI: la Swoard è la migliore tavola per EC
Non ho mai detto che con le tavole piu strette si possa fare EC come con Swoard........io ci provo indegnamente... ma sicuramente con minore tenuta rispetto alla Rossa .......e il mio stile che ne deriva è un fritto misto...raccappricciante
Preferirei scendere se potessi sicuramente ....con Swoard per EC..... ma per due ernie lombari C4 C5 non posso scendere al di sotto di angolazioni 62/58...........quindi la mia è una scelta obbligata.

quello che dico è semplicemente che Swoard non puo' essere una tavola maneggevole e rapida nel cambio di lamina da utilizzare con tecniche non da EC.......

Tutto qua .......ma per favore non venitemi a dire che Swoard è una tavola maneggevole......

:wink: :wink: :wink:

LA TROPICAL TUBE DI SILBER .......QUELLA SI CHE è UNA TAVOLA MANEGGEVOLE.........E GIRA CON LA TELEPATIA !!!!!!!!!!!
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Post by maxdelay » Thursday 18 March 2010, 15:42

Non sto dicendo che è maneggevole, anche perchè provengo da SL e da 17 anni di hard ....
Dico che date la caratteristiche della tavola, va portata con tecninca Ec, anche sulle piste blu (non sdraiandosi ma facendo il push/pull e preruotando le spalle), in questa maniera la lentezza sul cambio lamina viene "mascherata", e la tavola si muove con più agilità. (se non viene fatto il pull la tavola fa 13 metri di raggio il che vuol dire andare giù quasi dritti)

Resta il fatto che la Swoard non è nata per fare le serpentine, quindi rispetto alla tua Burton è certamente più lenta sui cambi.

Comunque è inutile confrontare tavole fatte per essere portate in tecnica classica con tavole fatte per la tecncia ec, sono 2 sport diversi, di opposta concezione.
Il confronto serve solo a far capire a chi non ha una Swoard le sensazioni di avere sotto i piedi una tavola con quelle caratteristiche.

EMI con la Burton vai giù alla grande! guardati intorno e vedi se qualcuno riesce a fare le pieghe che facevi sulla 2 con la tua stessa tavola!
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Re: ma alla fine queste swoard???

Post by mastermar » Thursday 18 March 2010, 19:00

emi wrote:
Cerchiamo quindi di frenare gli entusiasmi eccessivi ......e di non dire il contrario di tutto......
questo per non fuorviare chi si avvicina all'Hard senza avere molte conoscenze.......
Ok Emi, La Swoard non sara' "estremamente" maneggevole e neanche "normalmente" maneggevole, pero' penso che non sia neanche giusto per chi fa' domande o si avvicina all'ec stroncargli subito le gambe e l'entusiasmo dicendogli che si mette ai piedi una portaerei (anche se in fondo e' cosi' :o ) pero' come detto e -ribadito- in questa discussione la Swoard e' "fatta" per essere portata in una certa manira (rotation p&p cross under...) e se non condotta cosi' diventa una tavola "pesante"... E' logico che l'apprendimento per questa tavola comporta del tempo, pazienza e costanza... Ma forse io ne parlo solo bene perche' faccio parte di quella schiera di persone che come dici tu, ne sono innamorati :oops: ... E aggiungo che in tutti i miei anni passati sull'Hard, non mi sono "mai" divertito cosi' tanto, nonostante sia sempre nella fase apprendimento... Ma questo e' un discorso che giustamente puo' valere per me , ma non e' detto che sia cosi' per tutti!!!
Pace e Bene Fratelli...
Mariano

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Post by volo24 » Thursday 18 March 2010, 19:47

Io non sono di sicuro un manico, ma di certo mi diverto un mondo! Naturalmente senza push&pull e rotazione non gira, ma con impegno e costanza si scende bene anche dalla blu. Anzi io sto imparando proprio sulle blu e le rosse il giusto movimento. Ho seguito Alex tutto un giorno a Livigno cercando di carpire i segreti e mi è sevito molto. Ha provato anke a insegnarmi, ma...
Comunque x me è difficile e faticosissimo, tante botte, ma quando fai una curva bene è una soddisfazione unica :wink:
Insomma, veramente bello usarla.

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Post by jax » Thursday 18 March 2010, 22:58

Io la Swoard non ce la ho, ma ho la mia bella "poor man's Swoard" Burton Speed 168/22.5 , che mi sembra di capire essere molto simile alla suddetta.
La tavola più versatile che io abbia mai avuto/provato.
Io l'EC non lo so fare e il PP non lo uso.
Vado in tecnica de panza, cioè lo spostamento della suddetta in un misto di cross over e under con una buona rigidità delle articolazioni.
Credo sia la filosofia ad essere vincente.
Larghezza + ponte + flex + raggio di sciancratura
Con un po' di lavoro di gambe in più si ha una tavola molto più versatile.
Anche alle alte velocità , parlo sempre della Speed, non sbatte o da una sensazione di pericolo imminente come succede invece con le slalom.
www.carvers.it

Albarei
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Post by Albarei » Friday 19 March 2010, 9:33

mastermar wrote:Posto un video dove si vede bene che se si usano gambe e rotazione la Swoard diventa agile tanto da "accorciare" il suo raggio e girare veloce su stradine, piste rosse e con poca pendenza...
Ho guardato più volte il video sopra postato, si rieferisce alla tecnica P&P giusto? Mi sono letto anche quanto riporta il sito www.alpinecarving.com riguardo la tecnica in questione e mi sembra di aver capito che sia stata eliminata la contro-rotazione, che il cambio lamina avvenga in piegamento mentre sulla distensione - pull - non ho ben capito se questa avvenga ad 1/4 di curva, dopo che la tavola ha seguito il corpo nella rotazione che viene bloccata (non si continua a ruotare il corpo oltre un certo limite, giusto?) e prosegua fino a 3/4 per poi tornare a piegarsi - push - e continuare nel movimento. Guardando il video, soprattutto nella parte finale rallentata dove meglio mi sembra si possano capire i movimenti come e quando, non comprendo dove stia la differenza con la tecnica di discesa utilizzata per portare gli asimmestrici, soprattutto gli SL. Se non ricordo male i Francesi la chiamavano Rélance, se qualcuno è abbastanza vecchio da ricordarderselo, Emi? :roll:, può chiarirmi meglio le idee ed eventualmente descrivere a grandi linee i passaggi della tecnica P&P anche perchè con l'Inglese ci attacco un po' poco e non vorrei aver capito picche per coppe. Grazie e Ciao

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Post by emi » Friday 19 March 2010, 9:54

Albarei wrote:
mastermar wrote:Posto un video dove si vede bene che se si usano gambe e rotazione la Swoard diventa agile tanto da "accorciare" il suo raggio e girare veloce su stradine, piste rosse e con poca pendenza...
Ho guardato più volte il video sopra postato, si rieferisce alla tecnica P&P giusto? Mi sono letto anche quanto riporta il sito www.alpinecarving.com riguardo la tecnica in questione e mi sembra di aver capito che sia stata eliminata la contro-rotazione, che il cambio lamina avvenga in piegamento mentre sulla distensione - pull - non ho ben capito se questa avvenga ad 1/4 di curva, dopo che la tavola ha seguito il corpo nella rotazione che viene bloccata (non si continua a ruotare il corpo oltre un certo limite, giusto?) e prosegua fino a 3/4 per poi tornare a piegarsi - push - e continuare nel movimento. Guardando il video, soprattutto nella parte finale rallentata dove meglio mi sembra si possano capire i movimenti come e quando, non comprendo dove stia la differenza con la tecnica di discesa utilizzata per portare gli asimmestrici, soprattutto gli SL. Se non ricordo male i Francesi la chiamavano Rélance, se qualcuno è abbastanza vecchio da ricordarderselo, Emi? :roll:, può chiarirmi meglio le idee ed eventualmente descrivere a grandi linee i passaggi della tecnica P&P anche perchè con l'Inglese ci attacco un po' poco e non vorrei aver capito picche per coppe. Grazie e Ciao
Io quando qualcuno cominciava a spiegarmi la Tecnica del push and pull con paroloni tipo cross under , crossover....e via cosi ...non ci capivo piu' una mazza e lasciavo perdere......quindi non sono la persona giusta per spiegare la tecnica........ :roll: :roll:

Ho capito solo il front quando un sessantenne mi ha detto:

" ti mentre ti stai ancora sula lamina in bec......abasi il culo ostrega ..... e ti tufi in avanti sulla neve sensa avere paura...... e poi se' finio tuto.....
ta vien da solo........" :lol: :lol: :lol: :lol:

In effetti al primo tentativo.......mi è venuto 8O 8O 8O
Il back l'ho imparato da solo quest'anno semplicemente guardandomi i video di Patrice al rallenty.......e capendo che il segreto era accucciarsi mostruosamente sulle gambe prima della rotazione.......
anche li' .....inspiegabilmente mi è venuto al primo tentativo.... tant'è che mi ci è voluto un po' per rendermi conto che in effetti ci ero riuscito.......:roll: :roll:

Direi che sono un m miracolato !!!!!!!!

Il mio back non è da manuale pero'... in quanto io preferisco continuare a palla in discesa guardando dove vado......cercando di mantenere piu velocita' possibile.......ovviamente pero' essendo il mio back molto lungo rispetto al normale.....puo' capitare piu facilmente di perdere la lamina durante il tragitto......dato che poi io non uso la tavola specifica....

E' da evitare pero' in quanto i pantaloni sottoposti ad uno stress piu prolungato ....si aprono come sandwich.......
:cry: :cry: :cry:

vedrai che qualcuno piu competente di me ti spieghera' meglio.......io sono un po' ruspante.......

:wink: :wink: :wink:
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Post by Mikk » Friday 19 March 2010, 10:10

emi wrote:
Albarei wrote:
mastermar wrote:Posto un video dove si vede bene che se si usano gambe e rotazione la Swoard diventa agile tanto da "accorciare" il suo raggio e girare veloce su stradine, piste rosse e con poca pendenza...
Ho guardato più volte il video sopra postato, si rieferisce alla tecnica P&P giusto? Mi sono letto anche quanto riporta il sito www.alpinecarving.com riguardo la tecnica in questione e mi sembra di aver capito che sia stata eliminata la contro-rotazione, che il cambio lamina avvenga in piegamento mentre sulla distensione - pull - non ho ben capito se questa avvenga ad 1/4 di curva, dopo che la tavola ha seguito il corpo nella rotazione che viene bloccata (non si continua a ruotare il corpo oltre un certo limite, giusto?) e prosegua fino a 3/4 per poi tornare a piegarsi - push - e continuare nel movimento. Guardando il video, soprattutto nella parte finale rallentata dove meglio mi sembra si possano capire i movimenti come e quando, non comprendo dove stia la differenza con la tecnica di discesa utilizzata per portare gli asimmestrici, soprattutto gli SL. Se non ricordo male i Francesi la chiamavano Rélance, se qualcuno è abbastanza vecchio da ricordarderselo, Emi? :roll:, può chiarirmi meglio le idee ed eventualmente descrivere a grandi linee i passaggi della tecnica P&P anche perchè con l'Inglese ci attacco un po' poco e non vorrei aver capito picche per coppe. Grazie e Ciao
Io quando qualcuno cominciava a spiegarmi la Tecnica del push and pull con paroloni tipo cross under , crossover....e via cosi ...non ci capivo piu' una mazza e lasciavo perdere......quindi non sono la persona giusta per spiegare la tecnica........ :roll: :roll:

Ho capito solo il front quando un sessantenne mi ha detto:

" ti mentre ti stai ancora sula lamina in bec......abasi il culo ostrega ..... e ti tufi in avanti sulla neve sensa avere paura...... e poi se' finio tuto.....
ta vien da solo........" :lol: :lol: :lol: :lol:

In effetti al primo tentativo.......mi è venuto 8O 8O 8O
Il back l'ho imparato da solo quest'anno semplicemente guardandomi i video di Patrice al rallenty.......e capendo che il segreto era accucciarsi mostruosamente sulle gambe prima della rotazione.......
anche li' .....inspiegabilmente mi è venuto al primo tentativo.... tant'è che mi ci è voluto un po' per rendermi conto che in effetti ci ero riuscito.......:roll: :roll:

Direi che sono un m miracolato !!!!!!!!

Il mio back non è da manuale pero'... in quanto io preferisco continuare a palla in discesa guardando dove vado......cercando di mantenere piu velocita' possibile.......ovviamente pero' essendo il mio back molto lungo rispetto al normale.....puo' capitare piu facilmente di perdere la lamina durante il tragitto......dato che poi io non uso la tavola specifica....

E' da evitare pero' in quanto i pantaloni sottoposti ad uno stress piu prolungato ....si aprono come sandwich.......
:cry: :cry: :cry:

vedrai che qualcuno piu competente di me ti spieghera' meglio.......io sono un po' ruspante.......

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hai illuminato anche me...!!
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Post by Albarei » Friday 19 March 2010, 10:19

emi wrote:Io quando qualcuno cominciava a spiegarmi la Tecnica del push and pull con paroloni tipo cross under , crossover....e via cosi ...non ci capivo piu' una mazza e lasciavo perdere......quindi non sono la persona giusta per spiegare la tecnica........ :roll: :roll:

Ho capito solo il front quando un sessantenne mi ha detto:

" ti mentre ti stai ancora sula lamina in bec......abasi il culo ostrega ..... e ti tufi in avanti sulla neve sensa avere paura...... e poi se' finio tuto.....
ta vien da solo........" :lol: :lol: :lol: :lol:

In effetti al primo tentativo.......mi è venuto 8O 8O 8O
Il back l'ho imparato da solo quest'anno semplicemente guardandomi i video di Patrice al rallenty.......e capendo che il segreto era accucciarsi mostruosamente sulle gambe prima della rotazione.......
anche li' .....inspiegabilmente mi è venuto al primo tentativo.... tant'è che mi ci è voluto un po' per rendermi conto che in effetti ci ero riuscito.......:roll: :roll:

Il mio back non è da manuale pero'... in quanto io preferisco continuare a palla in discesa guardando dove vado......cercando di mantenere piu velocita' possibile.......ovviamente pero' essendo il mio back molto lungo rispetto al normale.....puo' capitare piu facilmente di perdere la lamina durante il tragitto......dato che poi io non uso la tavola specifica....

E' da evitare pero' in quanto i pantaloni sottoposti ad uno stress piu prolungato ....si aprono come sandwich.......
:cry: :cry: :cry:

vedrai che qualcuno piu competente di me ti spieghera' meglio.......io sono un po' ruspante.......

:wink: :wink: :wink:
Manfatti, io quando ho letto Push&Pull e CrossUnder e CrossOver ho capito una sega di cosa si trattasse :roll: Che il Pull significhi tirare (distensione giusto?) ci sono arrivato per associazione d'idee aprendo un pacchetto di sigarette dove sulla carta stagnola cè scritto Pull, tirare appunto per toglierlo e da lì che il contrario sia Push, spingere (piegamento o no?). Al CrossUnder e CrossOver ci sono arrivato ieri da quando sono iscritto qui al forum e mi sembra di aver capito che il Cross Under significhi "curvare in piegamento" e CrossOver "curvare in distensione" e per estensione che il primo CU sia EC ed il secondo CO sia tecnica classica, ma non sono mica ancora tanto sicuro :roll:. Nel mio caso poi mentre riesco a ben distendermi in front, in back devo ruotare il busto fino a svitarlo come un playmobil per potermi distendere decentemente (ma non riesco quasi mai a distendermi a toccare la neve con entrambe le mani, porca paletta). Probabilmente è anche dovuto ad una serie di fattori. Angoli degli attacchi anteriore 48° e posteriore 45°, ma d'altronde essendo la tavola larga al centro 21.5 cm ed avendo il 41 di scarponi se voglio far leva in modo tale che la tavola sia reattiva, avendo anche poco ponte, non posso inclinarli diversamente. Passo: sul PJ data la boccolatura esistente le misure possibili sono solo 2, o 41cm oppure 43 cm; lo avevo sempre tenuto a 41cm, ora l'ho spostato a 43cm ma oltre non posso andare, sono consapevole che ci sarebbero migliori benefici, se non riboccolandola oppure prendendo una nuova tavola per la prossima stagione ed ho deciso di farmi fare una TT anche se la Swoard mi interessa ma alla fine occorre fare anche i conti con i portafoglio e 2 tavole + 2 paia di attacchi mi sono fatto un'idea che con meno di 2000 euri non porti a casa la pelle, se poi dovessi anche cambiar scarponi :roll:

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Post by pietrob » Friday 19 March 2010, 10:41

Emi, il tuo Pordenonese fa ribrezzo,vai a sciacquare i panni a Montenero di Bisaccia! Ti consiglio una visita guidata al mausoleo del congiuntivo con visita guidata da ausili multimediali!
pietro

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Post by emi » Friday 19 March 2010, 11:02

pietrob wrote:Emi, il tuo Pordenonese fa ribrezzo,vai a sciacquare i panni a Montenero di Bisaccia! Ti consiglio una visita guidata al mausoleo del congiuntivo con visita guidata da ausili multimediali!
Lupus in Fabula....... :lol: :lol: :lol:

è un bravo ragasso...........anche se di politica non ci capisce un casso.....


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Post by maxdelay » Friday 19 March 2010, 11:08

Per capire meglio vedi queste immagini:
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Post by Albarei » Friday 19 March 2010, 11:45

maxdelay wrote:Per capire meglio vedi queste immagini:
Grazie, è proprio quello che mi serviva per cercare di capire. Adesso le ribalto con php così vedo il movimento gufo. :wink:

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Pantans
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Post by Pantans » Friday 19 March 2010, 11:45

Comunque su alpine carving la spiegazione di cross over non ha senso, e le altre due sono poco chiare. Molto più precise le definizioni su bomberonline.
I vari cross spiegano semplicemente i diversi modi di concatenare una curva condotta alla successiva

Cross over: tra una curva e la successiva (transizione) il rider si distende per togliere pressione dalla lamina, permettendo lo svincolo. In curva il rider si piega progressivamente per contrastare la forza centrifuga e la forza di gravità. E' il classico piegamento e distensione insegnato in tecnica classica. In realtà il piegamento non andrebbe effettuato subito in ingresso curva, ma in via teorica dalla massima pendenza in poi. Ed in modo graduale per non giocarsi completamente l'effetto ammortizzante ma mantenendolo dove serve di più, ovvero nell'ultima parte del raggio di curva, prima della transizione.
Il cross over spiega il famoso saltello tra una curva e l'altra perché si passa da una posizione accucciata ad una distesa, movimento che se fatto in maniera esplosiva..ci fa zompare :)

Cross under: è il contrario del cross over. In curva ci si distende spingendo(push), mentre in transizione ci si piega tirando a sé(pull). Si fa in EC e permette un cambio lamina più veloce, utilissimo con tavole larghe, senza taper né setback, come la Swoard. Pure se sui succitati siti dicono che viene usato nelle curve da slalom, a me non risulta proprio. Forse vogliono indicare curve veloci a raggio stretto su piste a bassa pendenza...come fanno P&J nei video. ma tra i pali non credo proprio.

Cross through: sinceramente è quello meno chiaro di tutti.
"In these high speed and/or high-g carves, we are usually compressed and low for maximum balance in the middle of each carve.....At the transition, we have nowhere to go but up. But rather than standing all the way up, we want to only rise just enough to allow us to complete the rest of the transition by pulling the knees upward. Hence the blend of over and under. We then simply and quickly roll the knees over the board, rather than lugging our entire body across the board."

E' un misto di over e under. Praticamente in curva ci si piega come nella cross over. In transizione però, invece di distendersi completamente, ci si solleva quel tanto che basta per poter richiamare le ginocchia a sé (cross under) e sveltire il cambio lamina senza spostare tutto il corpo.
Mi sembra semplicemente una specie di ottimizzazione della cross over.

Nelle gare da quello che so e vedo fare si usa la classica cross over che non mi pare così lenta e controproducente come viene dipinta. Certo gli atleti rimangono sempre comuqnue bassi e la distensione non è effettuata né in maniera troppo brusca né accentuata (non si distendono completamente come dei pali).
- Francesco -

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jax
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Post by jax » Friday 19 March 2010, 12:04

Nel cross over il corpo che passa sopra la tavola durante il cambio. Nel cross under è la tavola a muoversi sotto il corpo , il tarantolato ne è una estremizzazione. Nel cross trough si mischiano le due cose. Nel pull si tirano le gambe verso il corpo , nel push le gambe vengono spinte lontano dal corpo.
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