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stevie812
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Post by stevie812 » Wednesday 25 February 2009, 1:17

come dice emi la precedenza è di chi sta a valle punto e fine. anche perchè proprio in funzione della velocità non certo stratosferica che si raggiunge facendo carving in snowboard chi arriva più forte (leggasi senza fare curve) ha tutto il tempo per valutare quando mi troverò lontano dalla sua traiettoria e passare senza rompere le balle. Se non dovesse essere capace di fare ciò, allora è il caso che prenda in considerazione l'idea di andare più piano e stare più zitto! :D

Poi è da considerare il fatto che in genere quando si passa in hard con le orecchie per terra la gente si ferma a guardare invidiosa :twisted:

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kurtsk8
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Post by kurtsk8 » Wednesday 25 February 2009, 8:12

s_i_m_o_n wrote:ma allora vediamo se ho capito,nella tecnica classica la rotazione va effettuata SOLAMENTE dopo che la tavola ha già preso di lamina diciamo nel momento in cui è parallela al pendio x aiutare a chiudere la curva,mentre nella tecnica EC si fa PRIMA del cambio lamina e quindi quando la tavola è trasversale al pendio.ho capito bene?
sì per la tecnica classica mentre per l'EC :think:
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remocarving
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Post by remocarving » Wednesday 25 February 2009, 9:55

e' vero infatti io prima di affrontare il pendio aspetto prima che partano tutti vecchietti vari donne impedite alle prime armi vari maestri di sci con al seguito il classico serpentone di 15 20 ragazzini a spazzaneve e quando alla fine si sono levati tutti dalle balle si sono fatte le 16 e hanno chiuso gli impianti ..... 8O :lol: cmqe purtroppo ce' un'altro fatto ancora piu' inquietante, i poveri sciatori non capendo nulla di snowboard ci confondono coi softari!!!!!! :evil: per loro basta avere una tavola ai piedi per essere un "delinquente" e sentirli dire: eccoli sono sempre loro con questi maledetti snowboard :silly:
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gentleman
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Post by gentleman » Wednesday 25 February 2009, 10:54

kurtsk8 wrote:
s_i_m_o_n wrote:ma allora vediamo se ho capito,nella tecnica classica la rotazione va effettuata SOLAMENTE dopo che la tavola ha già preso di lamina diciamo nel momento in cui è parallela al pendio x aiutare a chiudere la curva,mentre nella tecnica EC si fa PRIMA del cambio lamina e quindi quando la tavola è trasversale al pendio.ho capito bene?
sì per la tecnica classica mentre per l'EC :think:
In Ec c'è una rotazione molto "accentuata ed anticipata" che comincia quando la tavola è ancora "perpendicolare" alla linea di massima pendenza.
Anticipa quindi il movimento della tavola che (grazie a regole fisiche) comincerà a girare quando la rotazione è avvenuta ed il busto si ferma.

In tecnica classica non vorrei attirare le antipatie di qualcuno ma questa rotazione evidente ci potrebbe anche non essere, ovviamente ci sono diverse "teorie" ma secondo me (ed altri) quella più interessante e fruttuosa è quella che prevede busto in direzione attacchi (evitando posizioni troppo frontali) e spalle sempre in asse con la tavola.

Chiaramente le variazioni sul tema sono infinite, come quella "rabanseriana" in cui la spalla interna alla curva si alza e che enfatizza "l'entrata di anca" ed una posizione del baricentro più spostata verso la gamba posteriore, oppure quelle (spesso viste eseguite da riders ammaricani) in cui si esegue comunque una rotazione più o meno evidente nella ricerca del contatto delle neve di entrambe le mani.

A questo poi aggiungiamo che le variabili aumentano anche in relazione alla tipologia di piegamento (cross-over, cross-under , cross-through).

Ognuno è libero di decidere quale sia la migliore e la più confacente alle proprie caratteristiche, IMHO le vere cose fondamentali in tecnica classica sono:

a) evitare la "contro-rotazione"
b) effettuare un buon piegamento ed una relativa buona distensione.
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Pantans
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Post by Pantans » Wednesday 25 February 2009, 19:47

gentleman wrote:
kurtsk8 wrote:
s_i_m_o_n wrote:ma allora vediamo se ho capito,nella tecnica classica la rotazione va effettuata SOLAMENTE dopo che la tavola ha già preso di lamina diciamo nel momento in cui è parallela al pendio x aiutare a chiudere la curva,mentre nella tecnica EC si fa PRIMA del cambio lamina e quindi quando la tavola è trasversale al pendio.ho capito bene?
sì per la tecnica classica mentre per l'EC :think:
In Ec c'è una rotazione molto "accentuata ed anticipata" che comincia quando la tavola è ancora "perpendicolare" alla linea di massima pendenza.
Anticipa quindi il movimento della tavola che (grazie a regole fisiche) comincerà a girare quando la rotazione è avvenuta ed il busto si ferma.

In tecnica classica non vorrei attirare le antipatie di qualcuno ma questa rotazione evidente ci potrebbe anche non essere, ovviamente ci sono diverse "teorie" ma secondo me (ed altri) quella più interessante e fruttuosa è quella che prevede busto in direzione attacchi (evitando posizioni troppo frontali) e spalle sempre in asse con la tavola.

Chiaramente le variazioni sul tema sono infinite, come quella "rabanseriana" in cui la spalla interna alla curva si alza e che enfatizza "l'entrata di anca" ed una posizione del baricentro più spostata verso la gamba posteriore, oppure quelle (spesso viste eseguite da riders ammaricani) in cui si esegue comunque una rotazione più o meno evidente nella ricerca del contatto delle neve di entrambe le mani.

A questo poi aggiungiamo che le variabili aumentano anche in relazione alla tipologia di piegamento (cross-over, cross-under , cross-through).

Ognuno è libero di decidere quale sia la migliore e la più confacente alle proprie caratteristiche, IMHO le vere cose fondamentali in tecnica classica sono:

a) evitare la "contro-rotazione"
b) effettuare un buon piegamento ed una relativa buona distensione.
Quoto Gentleman su tutta la linea.

Per quanto riguarda le regole in pista, CREDO, e dico credo, che la responsabilità è sempre di quello dietro che deve stare attento a ciò che avviene davanti a lui TRANNE quando chi sta davanti non fa una traiettoria che risalga la pista, tipo 360 sdraiati per terra o roba simile...

è così? :think:
- Francesco -

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biont
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Post by biont » Wednesday 25 February 2009, 20:13

Regole di Condotta dello Sciatore e dello snowboarder

Proposte per la prima volta dalla Federazione Internazionale Sci nel Congresso di Beyrout del 1967; successivamente aggiornate nel congresso di Famagosta del 1973 e definite nella stesura attuale nel
Congresso di Porto Rose del 2002. Sono regole studiate per lo sci alpino, per lo snowboard e per lo sci di fondo, accompagnate da opportuni commenti integrativi.

sci alpino e snowboard
Lo sci e lo snowboard sono discipline sportive che comportano rischi come qualsiasi altra disciplina sportiva. Le regole FIS, relative a sci e snowboard debbono essere considerate quale sintesi del modello ideale di comportamento dello sciatore e dello snowboarder coscienziosi, prudenti e diligenti.
Essi sono tenuti a conoscerle e rispettarle. Se l'inosservanza di queste regole causa un incidente lo sciatore o lo snowboarder coinvolti possono essere considerati in condizione di "colpa", ed essere chiamati a rispondere per tutte le responsabilità conseguenti.

1. RISPETTO DEGLI ALTRI
Ogni sciatore o snowboarder deve comportarsi in modo da non mettere mai in pericolo l'incolumità degli altri. Sciatori e snovboarders sono responsabili non solo del loro comportamento in pista ma anche delle loro attrezzature, e dei loro eventuali difetti, anche se nuove e d'avanguardia.

2. PADRONANZA DELLA VELOCITÀ E COMPORTAMENTO
Ogni sciatore o snowboarder deve tenere una velocità e un comportamento adeguati alle proprie capacità nonché alle condizioni del terreno, della neve, del tempo e del traffico sulle piste. Gli incidenti sono spesso causati dalla velocità eccessiva, che provoca perdita di controllo e limita la visuale.
Sciatori e snowboarders debbono essere in grado di fare le loro evoluzioni senza intralciare gli altri.
Debbono anche essere in grado di fermarsi in qualsiasi momento.
In zone affollate e di ridotta visibilità, soprattutto ad inizio, fine pista e nelle aree di partenza degli impianti, debbono muoversi lentamente e nelle zone laterali.

3. SCELTA DELLA DIREZIONE
Lo sciatore o lo snowboarder a monte, essendo in posizione dominante hanno possibilità di scelta del percorso. Sono quindi obbligati a tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore o lo snowboarder a valle. Lo sci e lo snowboard sono sport di libera evoluzione dove ciascuno si esprime a suo piacimento, purché nel rispetto di queste regole, in rapporto con le personali capacità, la preparazione fisica e le condizioni generali dell'ambiente. Lo sciatore o lo snoboarder che è davanti ha sempre la precedenza. Se dietro e sulla stessa direzione di marcia di altro sciatore o snowboarder, deve mantenere una distanza sufficiente in modo da consentire a chi lo precede di potersi muovere liberamente.

4. SORPASSO IN PISTA
Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a distanza tale da consentire le evoluzioni e i movimenti volontari e involontari dello sciatore o dello snowboarder sorpassato. Lo sciatore o lo snowboarder che effettua un sorpasso è responsabile della sua manovra, e deve effettuarla in modo da non causare nessuna difficoltà a chi sta superando.
Questa responsabilità è tale per l'intero arco della manovra e vale anche per il sorpasso di sciatore o snowboarder eventualmente fermo sulla pista.

5. ATTRAVERSAMENTI E INCROCI
Lo sciatore o snowboarder che si immette o attraversa una pista o un terreno di esercitazione o allenamento, deve assicurarsi, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri. Comportamento analogo lo sciatore deve osservare dopo ogni sosta.
Entrare in pista o ripartire dopo essersi fermati è situazione che causa spesso incidenti. Sono operazioni da effettuare con molta attenzione per evitare di provocare incidenti e arrecare danno a sé e agli altri. Quando lo sciatore o lo snowboarder si muove lentamente deve fare sempre molta attenzione a quelli più veloci che lo seguono o lo precedono. Lo sci "carving" e lo snowboard permettono di curvare risalendo verso l'alto, in direzione opposta a chi scende. Per effettuare tali manovre è assolutamente necessario fare molta attenzione per un arrecare danno a sé e agli altri.

6. SOSTA SULLA PISTA
Fatte salve circostanze di assoluta necessità sciatore e snowboarder devono evitare di fermarsi in mezzo alla pista, nei passaggi obbligati o dove manca buona e ampia visibilità. In caso di caduta debbono sgomberare velocemente la pista, cercando di raggiungere un bordo della stessa nel più breve tempo possibile. Se non si è su una pista decisamente molto larga, le soste vanno effettuate sempre, ed esclusivamente, lungo uno dei due bordi pista. Mai fermarsi in posti dove la pista è molto stretta, dove il controllo visivo della pista è complessivamente limitato, oppure dove si rischia di non essere visti da chi sta scendendo.

7. SALITA E DISCESA LUNGO UNA PISTA DI SCI
Sciatore o snowboarder che risalgono una pista debbono procedere rigorosamente lungo i bordi della stessa. Analogo comportamento debbono osservare scendendo o salendo a piedi. Procedere in senso inverso alla direzione normale della discesa presenta situazioni e ostacoli imprevedibili e impossibili da avvertire e valutare prontamente. Per sciatori e snowboarders sono molto pericolose eventuali impronte profonde di chi risale a piedi lungo una pista.

8. RISPETTO DELLA SEGNALETICA SULLE PISTE
Sciatori e snowboarders sono tenuti al massimo rispetto della segnaletica e delle indicazioni esposte sulle piste da sci. I vari gradi di difficoltà delle piste sono indicati, in ordine decrescente, con i colori "nero", "rosso", "blu" e "verde". Sciatore e snowboarders possono liberamente scegliere la pista che preferiscono. Sulle piste vi sono segnali di direzione e indicazioni di pericolo, rallentamento, passaggio stretto, chiusura, o altro, che debbono essere scrupolosamente e rigorosamente rispettati. Sono installati nell'interesse di tutti, per evitare incidenti a sciatori e snowboarders.

9. ASSISTENZA
In caso di incidente chiunque deve prestarsi al soccorso. Prestare assistenza è un dovere morale che impegna ogni sportivo. Anche se in pista non esiste obbligo legale (c'è un servizio organizzato per il pronto intervento) è necessario impegnarsi, secondo le capacità individuali, per prestare le prime cure, chiamare il pronto intervento, attivarsi per delimitare la zona dove c'è l'incidentato e per segnalare la presenza di uno o più infortunati a chi sta scendendo in pista. La Federazione Internazionale auspica il perseguimento penale - analogo al mancato soccorso in occasione di incidente stradale - per chi si sottrae a quest'obbligo, nei Paesi dove la legislazione già non lo preveda.

10. IDENTIFICAZIONE
Chiunque, sciatore o snowboarder, sia coinvolto in un incidente in pista, avendo o non avendo responsabilità oppure ne sia stato testimone, è tenuto a fornire le proprie generalità. La relazione di eventuali testimoni è di grande e determinante importanza per la stesura di un corretto rapporto sull'incidente. Ogni sportivo deve avvertire quest'obbligo morale e onesto in forma imperativa. Il rapporto del servizio di pronto intervento e soccorso, assieme al supporto delle testimonianze e quello eventuale di fotografie e riprese videofilmate, può essere di grande aiuto per la determinazione delle eventuali responsabilità civili e penali.

:wink:
Custom TT by Lui Holzinger 165 + F2 titanflex + T700&BTS
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F2 Speedster RS 173 (Giallona 07)

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Post by gentleman » Wednesday 25 February 2009, 20:13

Pantans wrote: Quoto Gentleman su tutta la linea.
Infatti quando dicevo "secondo me (ed altri)" intendevo proprio anche te... :D

Per quanto riguarda le regole in pista, CREDO, e dico credo, che la responsabilità è sempre di quello dietro che deve stare attento a ciò che avviene davanti a lui TRANNE quando chi sta davanti non fa una traiettoria che risalga la pista, tipo 360 sdraiati per terra o roba simile...

è così? :think:


Anche secondo me è così, a meno che non si dimostri che chi precede stava avendo un comportamento "pericoloso" ma come è naturale che sia, accertare questo comportamento è abbastanza difficile e fumoso.

Di certo se capita un incidente con quell' "attrezzo strano e lunghissimo che sembra uno snowboard ma non lo è perchè usato con gli scarponi da sci" stai certo che ti daranno che la colpa ... :lol:

Il problema è simile a quello facilmente riscontrabile con le auto, tutti pronti ad additare l'alta velocità (ed è giusto) ma nessuno che se la prende con il classico tipo da cappello a falda tesa che ha ripreso la sua amata Fiat 128 verde gremlins (con canuccio a testa mobile e freccia scarica elettricità statica) per la comunione del nipote dopo 6 anni di inattività e che procede "allegrotto" a ben 32km orari in autostrada sulla corsia di sorpasso magari in curva ed in un tunnel con fari spenti...

P.s. accaduto davvero... :!:
SG Black 169-DLX
CM Motard Titanal
Kessler174
Swoard 168H-F2 RT
Donek FC-I 179-PHK1
RC12-RCR Box

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