Come funzionano le piastre?
Moderators: fivat, rilliet, Arnaud, nils, Silber, Alex
(edit)
Beh, non mi sembra di aver detto che una tavola da gigante è maneggevole come una da slalom, né che una da slalom è stabile come una da gigante.jax wrote: Quindi una tavola da gigante è maneggevole come una da slalom e viceversa una tavola da salom è stabile come una da gigante?
Come si dice a Roma:
Magara, così avremmo tutti una tavola sola.
Anche se... la seconda cosa può essere vera: dipende dal contesto: per il rispettivo utilizzo, una SL può essere stabile assolutamente come una tavola da gigante. Ovvio che se per te l'utilizzo è andare in piano a 160Km/h, allora una tavola da gigante è più stabile.
Ma, se si utilizzano nell'uso per cui sono state costruite, una SL WC 163 è stabile nello slalom come una RS WC 183 lo è nel gigante.

E ancora, sulla tua osservazione: io ce l'ho, una tavola sola, ormai (le altre sono per giocare e per quando ci sono sassi affioranti). L'ho fatta costruire
apposta con una lunghezza intermedia (174) con un raggio medio (12 circa), con una larghezza media (19.5 circa), con le tecnologie di ultima generazione (taper/decamber/punta quadra per avere nei 174 cm il massimo di lamina effettiva e, quindi, di stabilità)/flex medio.
Dunque... per me... stabilità può andare d'accordo con maneggevolezza.
E aggiungo: io, con questa tavola, sono riuscito PER LA PRIMA VOLTA a scendere in conduzione senza grosse sbavature su una pista nera. Non c'ero mai riuscito (e c'è anche un filmatino a riguardo, al contrario di tante affermazioni che invece non trovano riscontro "pratico" su questo forum), dunque... per me... al contrario di chi dice che l'attrezzatura e le innovazioni contano poco... l'attrezzatura ha contato e... parecchio!
Davvero tanto.
La prova pratica, io l'ho avuta.
Dunque, è legittimo da parte mia pensare che chi non trova beneficio nei nuovi materiali e nei nuovi shape
a) non li ha provati
b) li ha provati ma non ha saputo sfruttarli
c) li ha provati ma, visto che già sapeva andare a meraviglia prima, non ha apprezzato i benefici che questi materiali mettono a disposizione.
Semplice.

E poi, rispondevo a chi diceva che "stabilità" non andava d'accordo con "maneggevolezza" sulle tavole nuove: se dovessi rispondere alla tua obiezione, direi "perchè, in passato le tavole da gigante erano maneggevoli come quelle da slalom?".
Solo per dire che... se ci sono dei limiti ora, c'erano anche allora (era questo, il fuoco della questione "nuovo vs antico").
Un'innovazione non deve necessariamente portare svantaggi... anzi...

Un saluto...
_RicHard
Kessler The Alpine 168 - FTWO Speester RS Proto 179 (2012) - Burton Fire boots
Kessler The Alpine 168 - FTWO Speester RS Proto 179 (2012) - Burton Fire boots
Per quanto riguarda le "nuove tecnologie" ce n' è una che non mi convince a pieno per un utilizzo diciamo speedcarving.
Più che una tecnologia è un nuovo approccio, cioè il raggio multiplo.
Leggendo l'articolo ben fatto su Bomber:
http://www.bomberonline.com/articles/newhotness.cfm
Il beneficio è dato dal fatto che si può controllare il raggio della curva in base a come si sposta il peso sull'asse lungo della tavola. Peso in avanti, la tavola segue il raggio "anteriore", peso all'indietro, quello "posteriore", al centro la media tra i due.
Ma c'è un limite dico io. Non è che in curva puoi fare come ti pare, se scarichi troppo la coda (per accorciare il raggio) ...cadi.
Siccome la cosa più naturale è spostare il peso all'indietro nell'ultima parte di curva avremo delle tavole che:
1) non aiutano a chiudere (passiamo da una raggio minore ad uno maggiore)
2) accelerano in uscita di curva
Entrambi i fattori in un tracciato di gara sono un aiuto importante, ma per un utilizzo speedcarve, magari su piste difficili, dove la chiusura delle curve e il controllo di velocità sono fondamentali... come si fa?
Forse sono solo teorie mentre nella pratica (non agonistica) una migliore gestione del raggio è veramente un beneficio...

Più che una tecnologia è un nuovo approccio, cioè il raggio multiplo.
Leggendo l'articolo ben fatto su Bomber:
http://www.bomberonline.com/articles/newhotness.cfm
Il beneficio è dato dal fatto che si può controllare il raggio della curva in base a come si sposta il peso sull'asse lungo della tavola. Peso in avanti, la tavola segue il raggio "anteriore", peso all'indietro, quello "posteriore", al centro la media tra i due.
Ma c'è un limite dico io. Non è che in curva puoi fare come ti pare, se scarichi troppo la coda (per accorciare il raggio) ...cadi.
Siccome la cosa più naturale è spostare il peso all'indietro nell'ultima parte di curva avremo delle tavole che:
1) non aiutano a chiudere (passiamo da una raggio minore ad uno maggiore)
2) accelerano in uscita di curva
Entrambi i fattori in un tracciato di gara sono un aiuto importante, ma per un utilizzo speedcarve, magari su piste difficili, dove la chiusura delle curve e il controllo di velocità sono fondamentali... come si fa?
Forse sono solo teorie mentre nella pratica (non agonistica) una migliore gestione del raggio è veramente un beneficio...

- Francesco -
Tropical Tube custom 170, F2 RS 183 World Cup, F2 Silberpfeil 172, F2 Race Titanium, Deeluxe Indy, Deeluxe Suzuka.
Tropical Tube custom 170, F2 RS 183 World Cup, F2 Silberpfeil 172, F2 Race Titanium, Deeluxe Indy, Deeluxe Suzuka.
Re: (edit)
Mi piacerebbe anche a me provare una volta una Kessler tipo la tua, non troppo corta e non troppo lunga...RicHard wrote:La prova pratica, io l'ho avuta.
Dunque, è legittimo da parte mia pensare che chi non trova beneficio nei nuovi materiali e nei nuovi shape
a) non li ha provati
b) li ha provati ma non ha saputo sfruttarli
c) li ha provati ma, visto che già sapeva andare a meraviglia prima, non ha apprezzato i benefici che questi materiali mettono a disposizione.
Semplice.
Poi, anche se non è (ancora) il mio stile, mi piacerebbe provare anche una Swoard naturalmente, chissà magari sarà amore a prima vista, anche se non mi attira il fatto di dovermi spalmare di silicone
Chissa se questo WE trovo qualcuno che me la presta per due, tre discese...
Per il carving non da gara,il discorso è ancora più semplice,con i raggi multipli: la velocitá ed il raggio non li controlli solo arretrando ma,anzi, inclinando di più la tavola o ritardando il cambio lamina.
Inoltre,non è vero che se carichi la coda la tavola scappa via,anzi...maggior forza su una superficie minore mette più pressione su quella superficie facendola scavare di più (di qui il problema che alcune tavole vecchie ti inchiodavano nella curva rendendo meno agevole lo svincolo per la successiva).
Inoltre,non è vero che se carichi la coda la tavola scappa via,anzi...maggior forza su una superficie minore mette più pressione su quella superficie facendola scavare di più (di qui il problema che alcune tavole vecchie ti inchiodavano nella curva rendendo meno agevole lo svincolo per la successiva).

_RicHard
Kessler The Alpine 168 - FTWO Speester RS Proto 179 (2012) - Burton Fire boots
Kessler The Alpine 168 - FTWO Speester RS Proto 179 (2012) - Burton Fire boots
La mia vecchia F2 SL si comportava esattamente così, se si premeva troppo ti catapultava letteralmente nella prossima curva, quasi si inchiodava.RicHard wrote:[CUT]...di qui il problema che alcune tavole vecchie ti inchiodavano nella curva rendendo meno agevole lo svincolo per la successiva).
Pro: curve strettissime e velocissimi cambi di lamina
Contro: instabilità alle media/alte velocita e uscita di curva molto più lenta
Peccato che si vada sempre OT, qui si parava di piastre.
@Richard
Ceco di essere più chiaro nel esprimere le mia idee.
Prese due tavole coeve che sfruttano le stesse tecnologie in modo appropriato secondo le rispettive necessità , una lunga che chiameremo L e una corta che chiameremo C non avranno le stesse caratteristiche di maneggevolezza o stabilità.
L sarà più stabile e con più tenuta.
C sarà più maneggevole e con meno tenuta.
A meno che io, tanto per essere strano, dia una forma ad L in modo che possa essere più maneggevole possibile ed una a C per essere più stabile possibile.
Così avrei due tavole che fanno male il loro lavoro.
Beato te che hai avuto occasione di provare tanto materiale e che ti puoi permettere un Kessler.
Comunque bel discorso.
@Richard
Ceco di essere più chiaro nel esprimere le mia idee.
Prese due tavole coeve che sfruttano le stesse tecnologie in modo appropriato secondo le rispettive necessità , una lunga che chiameremo L e una corta che chiameremo C non avranno le stesse caratteristiche di maneggevolezza o stabilità.
L sarà più stabile e con più tenuta.
C sarà più maneggevole e con meno tenuta.
A meno che io, tanto per essere strano, dia una forma ad L in modo che possa essere più maneggevole possibile ed una a C per essere più stabile possibile.
Così avrei due tavole che fanno male il loro lavoro.
Beato te che hai avuto occasione di provare tanto materiale e che ti puoi permettere un Kessler.
Comunque bel discorso.
www.carvers.it
è solo a prima vista asimmetrica, infatti il punto di contatto con la tavola è sempre uguale quindi perfettamente simmetrico, più di così non si può!Albarei wrote:Jax, non se noti ma siamo al paradosso: una piastra ASIMMETRICA su una tavola simmetrica. Ma fantasticojax wrote:Dalla Korea

P.S. Domandina per Albarei: hai mai provato altre tavole?
Ciao, buona parte del mio discorso viene meno perchè non avevo capito cosa debba intendersi per decamber (come avrai letto pensavo si intendesse la mancanza di ponte, il quale invece c'è).RicHard wrote:Aggancio qui questo post di Albarei (scritto in un topic chiuso).
Visto che si (s)parla di piastre...
"Il discorso piastre: alle tavole han tolto il ponte ed abbassato la punta, quale il senso?"
Non mi risulta che abbiano tolto il ponte alle tavole. Forse mi sfugge qualcosa...
Per l'aver abbassato la punta, il fatto è che l'hanno fondamentalmente accorciata, dunque sembra più bassa.![]()
"Probabilmente, senza ponte, la tavola sarà anche più morbida ed allora per farla tenere in modo omogeneo su tutto il raggio di curva, han messo le piastre".
A parte che non mi risulta l'assenza del ponte (lo shape è stato proprio ridisegnato ed esiste il decamber, che non è l'assenza del ponte ma ben altro.
Poi, dipende di che piastre parli: principalmente, le piastre svolgono due compiti: rendere più omogeneo il flex della tavola e/o isolare la posizione delle gambe del rider. Non servono per distribuire più uniformemente la pressione sulla lamina.
"Altra cosa la punta più larga della coda, la tavola va prima in presa di lamina, con shape del genere sei sempre in presa di lamina ma la tavola non accelera in uscita di curva".
Perchè... è necessariamente un bene, che la tavola acceleri in uscita di curva, magari rimanendo incastrata nella sua conduzione? Perchè... è proprio per evitare questo "incastro", che è stato inserito il taper...
"Quindi devi tenerle sempre a velocità sostenute e per far sì che siano anche stabili si sono inventati le piastre".
Mah... direi che le tavole hard/race sono fatte, per andare veloci.
Dunque... qualunque accorgimento ne aumenti la stabilità, è il benvenuto.
Se una tavola è stabile a 100Km/h, lo sarà ancor più alle velocità a cui la conduco io...
"E comunque se non le conduci con una tecnica destra/sinistra non riesci a portarle ed infatti stanno anche capendo che, per tale tecnica, è meglio che le tavole siano più larghe".
Non ho capito cosa intendi...
Un saluto...
Per il resto, io preferisco di gran lunga una tavola larga in coda e meno larga in punta perchè, anche a basse velocità o su piste con medio bassa pendenza o su nevi morbide, in uscita di curva accelera e mi permette di sdraiarmi


Infine ho invertito erroneamente il concetto della tecnica destra/sinistra con avanti/indietro. Tieni sempre presente che la mia esperienza riguarda solo tavole asimmetriche, e per destra/sinistra intendevo punta/tallone mentre per avanti/indietro è la tecnica con cui porto l'asimmetrico spostando il corpo verso l'avanti per l'inizione della curva in back e verso l'indietro per l'inizio della curva in front, praticamente conduci la tavola con spostamenti sull'asse longitudinale della tavola.

Asimmetrici parecchi, simmetriche hard due volte e parecchi anni orsono (forse nel 1996), una Nidecker Proto ed una Scott. Simmetriche soft ho uan Salomon Speed 55, una Goove in carbonio ed un'antica GNU 185 da polvere.Claudio69 wrote:è solo a prima vista asimmetrica, infatti il punto di contatto con la tavola è sempre uguale quindi perfettamente simmetrico, più di così non si può!Albarei wrote:Jax, non se noti ma siamo al paradosso: una piastra ASIMMETRICA su una tavola simmetrica. Ma fantasticojax wrote:Dalla Korea
P.S. Domandina per Albarei: hai mai provato altre tavole?
Ma questo avviene anche con i raggi singoli. Con la mia tavola mono raggio , a parità di velocità e pendenza decido il raggio di curva dando maggiore o minore inclinazione (ovviamente in un range di raggi, non è che una sl mi gira come una gs).RicHard wrote:Per il carving non da gara,il discorso è ancora più semplice,con i raggi multipli: la velocitá ed il raggio non li controlli solo arretrando ma,anzi, inclinando di più la tavola o ritardando il cambio lamina.
E per quanto riguarda il ritardo nel cambio lamina...non si può farlo lo stesso con una tavola a raggio singolo?
La vera novità, se ho capito bene, è che con il raggio multiplo, nell'ultima fase di curva la tavola non rallenta (se a bassa velocità, non inchioda), ma anzi accelera e tenda a chiudere meno le curve rispetto ad una mono raggio.
Questo perché il raggio maggiore sopperisce al piegamento della tavola che naturalmente tenderebbe a schiacciare il raggio in quella fase di curva (spero di essermi spiegato

Mi chiedevo però se questo non fosse controproducente su piste difficili in un utilizzo non race, dove magari un "aiutino" nella fase critica della curva potrebbe essere più utile di una tavola che esce dalla curva a tutta velocità

Aspetta, non ho detto questo nel mio postRicHard wrote: Inoltre,non è vero che se carichi la coda la tavola scappa

Ho detto al contrario che Scaricando la coda si rischia di cadere.
Ma se nel caricare la coda ti ritrovi un raggio maggiore, che quindi non aiuta a chiudere le curve, ma anzi accelera...ritorniamo al discorso di prima... ti aiuta su piste ripide?
Detto ciò chiedo scusa per l'OT e attendo una decina di frustate

- Francesco -
Tropical Tube custom 170, F2 RS 183 World Cup, F2 Silberpfeil 172, F2 Race Titanium, Deeluxe Indy, Deeluxe Suzuka.
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Me lo chiedevo solo perchè escludi a priori le altre tavole avendole provate solo anni e anni orsono.... bohhhh non lo capisco!Albarei wrote:Asimmetrici parecchi, simmetriche hard due volte e parecchi anni orsono (forse nel 1996), una Nidecker Proto ed una Scott. Simmetriche soft ho uan Salomon Speed 55, una Goove in carbonio ed un'antica GNU 185 da polvere.Claudio69 wrote:P.S. Domandina per Albarei: hai mai provato altre tavole?
Io non ho mai provato una Swoard, mi piace molto la tecnica classica (con tutti gli errori che senz'altro farò - torsioni, controtorsioni ecc. ecc.) ma non escludo a priori che non mi piacerà fare EC

quindi non capisco tutte sta foga per queste asimmetriche