Provo ad aggiungere la mia sulle principali differenze della tecnica di Rabanser rispetto a quello che mi era sempre stato insegnato.
Io non ricordo che la posizione debba essere più frontale: il busto è sempre rivolto nella direzione delle ginocchia/piedi/attacch/chiamatela come volete.

La prima particolarità della tecnica insegnata(mi) da rabanser (ma qui entra in gioco quello che IO ho capito, non quello che lui ha insegnato e le due cose possono non coincidere... quindi... le scrivo con la massima cura ma anche con la massima umiltà) è l'assenza di rotazione del busto.
Dunque, niente rotazione.
Poi, altra particolarità, la spalla interna alla curva più alta di come si usa invece in tecnica classica. Uno degli esercizi era proprio alzare il braccio interno alla curva ed abbassare quello esterno.
Nella tecnica classica, invece, mi sembra che, ad esempio sulla curva front, la spalla anteriore cada un po' dentro la curva: nella tecnica di georg, quella spalla va proprio allontanata dalla neve (forse lui dice di allontanarla per far sì che rimanga allo stesso livello dell'altra, visto che noi crediamo ti tenerla allineata ed invece è sempre più bassa).
Alzare le braccia in questo modo, consente di tenere l'equilibrio sulla lamina entrando molto di più con l'anca nella curva, inclinando quindi la tavola maggiormente sullo spigolo, specialmente in back (in front è facile: si piegano le ginocchia e la tavola è sullo spigolo anche se andiamo a 3Km/h!).
Altra diversità: si carica maggiormente la coda. La filosofia che guida questo principio è che la punta, alleggerita, segue il terreno ed "invita" il resto della tavola, con il carico maggiore, a "scavarci" dentro per guadagnare tenuta.
Qui aggiungo il mio personale pensiero: se è vero che Pressione=Forza/Superficie, è anche vero quindi che la pressione esercitata da una lunghezza di lamina minore (se premo solo la coda!) dal corpo che preme solo sulla coda, è maggiore e quindi la tavola "scava" di più. Credo sia questo, il principio che sta dietro al caricare maggiormente la coda e, personalmente, lo condivido.
Per contro, mettere il peso su una lunghezza di lamina minore, potrebbe diminuire la stabilità (pensate alla stabilità che vi dà una tavola da 2metri e quella che vi darebbe una ipotetica tavola da 20cm (estremizzo per chiarire il concetto).
Ecco, credo siano queste, le differenze maggiori.
- assenza di rotazione
- spalla interna alla curva molto più alta della tecnica classica
- ingresso in curva con l'anca (entrare con l'anca, specialmente sul front, aiuta a non spezzare il busto)
- caricamento della coda
- limitato lavoro di piegamento e distensione.
Questo, quello che ricordo essere la principale differenza.
Ovviamente... prendete tutto con le dovute cautele.
La direzione non risponde di eventuali danne a cose e/o persone derivanti dalla pratica di quanto da me scritto.
