caezar wrote:Mi sta incuriosendo questa SL, non l'ho mai provata... ma per essere precisi, perchè e dove ci vuole più tecnica?? Sulla carta sembrerebbe una tavola facile, più corta, più sciancratura...
A parte il fatto che sono sempre stato indirizzato a questo tipo di tavole (e pertanto il mio giudizio puo' essere di parte), non definirei la SL una tavola cosi' specialistica ed ostica, la definirei invece una tavola poliedrica:
- maggiore sciancratura
- piu' corta e maneggevole per percorsi stretti e/o gobbosi
- non troppo stretta quindi utilizzabile con angolazioni attacchi non estreme (equilibrio e controllo)
- un po' piu' lunga puo' dare soddisfazione anche in conduzione.
Tanto è che la si vede spesso ai piedi di addetti ai lavori, maestri e dimostratori o a partecipanti alle selezioni ai corsi per diventare maestro, dove occorre avere ai piedi un attrezzo ben gestibile ed in grado di fare un po' di tutto con la sicurezza psicologica di riuscire a "dimostrare di saper fare". Peraltro, come riscontrato dai partecipanti al Camp con Pisoni, molti istruttori o dimostratori l'avevano ai piedi.
Troverei piu' specialistica una RS (piu' performante in velocità ad ampio raggio ma meno maneggevole) o una SP (facile nei cambi e reattiva ma sempre sulla lamina per effetto della ridotta larghezza e quindi meno gestibile in slide o in percorsi "rotti" o stretto ripido), ma ripeto è una mia opinione in quanto le tavole tipo SL (la mia preferita era la Burton Factory Prime sl 60/larga 20) sono quelle che preferisco e che tendo ad utilizzare spesso (anche nell'avatar ho una F2 sl 163).
Unico appunto personale a questa tavola è la troppa rigidità longitudinale (anche qui in genere preferisco tavole piu' morbide) che per chi non pesa piu' di 70 kg o non è abituato a spingere per deformare la tavola, puo' limitarne le prestazioni o dare proprio quel senso di tavola troppo tecnica o come accenna Stokaz che "tente a non voler star giu'".
