Concordo in parte, perché ci sono altri fattori come gli angoli degli attacchi, peso della tavola, ecc. ecc. con angoli bassi è facile andare in slide anche con una tavola "cambered" , quindi è facile metterla di traverso, con la differenza che di traverso si ferma immediatamente perché ha un'appoggio di lamina su buona parte della sua lunghezza mentre una tavola "decambered" no, quindi pro e contro sempre anche in questo caso! Invece con una pista di 10kg non hai molte possibilitàRicHard wrote:Il vantaggio c'è...Alex wrote:Non ho parlato di mancanza di controllo. Una tavola di piatto si svincola sempre ma in questo caso hai più controllo con una maggiore impronta a terra, cioè ti fermi prima a spazzaneve... quindi non regge molto che la sicurezza in pista sia aumentata col decamber
Se sei piatto-piatto, ruotare una tavola che preme in punta e coda richiede più forza (braccio di leva maggiore) del ruotare una tavola che preme solo vicino agli attacchi (per una questione di leva). Dunque... si svincola/ruota più facilmente.
Se poi inclini poco-poco, il discorso si accentua: la tavola che preme molto in punta e molto in coda si oppone molto di più alla rotazione che tenti di imprimergli.
Rockerata/decamberata si svincola/ruota più facilmente.
Quando poi l'hai svincolata (o semplicemente ruotata come dovresti fare per frenare in caso di imprevisto), è sufficiente metterla sullo spigolo (frontside o backside) e... voilà, tutta la lamina tocca e frena, con la pressioen distribuita su tutta la lamina (e non maggiormente in punta e coda come nel camber classico).
Magari non è così, ma... a me sembra che il discorso fili...
Non solo: a mio parere, anche nei tratti in cui devi superare un piano una tavola che ha punta e code rockerate risente meno delle asperità della neve (che normalmente tendono a spostarti la punta con facilità sulle tavole standard in quanto agendo sulla punta contano su un braccio di leva maggiore).
Solo ipotesi, ovviamente.


Le tavole "camberate" non full-metal permettono di cambiare agevolmente il raggio variando pressione sulla lamina/inclinazione, questo per il discorso di prima, cioè che senza il titanal era più facile giocare con il flex e, ad esempio, avere una punta flessibile con poco mordente e una coda stra-rigida, quindi in virtù di questo, credo che Il raggio variabile serva ancora a sopperire alle lacune dei nuovi materiali, e anzi mi sembra una complicazione in più, è già abbastanza difficile tenere il peso centrato e schiena dritta.RicHard wrote: - le traiettorie curvilinee si fanno in egual modo con tavole di nuova generazione (rocker/camber/blablabla) dunque anche per il carving le nuove tavole funzionano bene; inoltre, con raggi variabili, le traiettorie curvilinee possono essere variate di raggio in modo più agevole, caratteristica che vale sia per le gare che per il carving (a me non piacerebbe avere una tavola in grado di fare tutte curve di raggio fisso);
Al di là dei dettagli tecnici, io credo siano importanti le impressioni personali e in questo caso mi limito al discorso extreme carving: La settimana scorsa avevo delle tavole test che ho fatto provare a due ragazzi del val di fiemme, guarda caso proprio kessler/piastra muniti. Dopo poche curve giù da una pista nera sono rimasti stupiti dal fatto che è facilissimo con una swoard gestire il raggio della curva anche tenendola ( quasi ) di taglio, mentre col rocker a dir loro è impossibile, perché inclinata la tavola, questa ti porta dentro la curva, anche togliendole pressione, inoltre il rocker, in questo condizioni soffre più il chattering. Io ho notato lo stesso con altre tavole rockerate. Ma su questo mi dirai che non è il suo utilizzo e hai ragione, ma molti sono convinti che qualsiasi tavola di ultima generazione sia adatta per la tecnica ec, quindi ne approfitto giusto per spiegare che l'esperienza comune dice il contrario
