Relativamente all'asimmetrico (costruzione a cui sono particolarmente affezionato in quanto ho iniziato con due meravigliose tavole asimmetriche, la burton M5 e la Hooger 157, se non sbaglio...), concordo sul fatto che con angoli bassi aiuta ma... non solo. E' anche questione di tecnica e di postura.
La teoria per cui, da quanto so, l'asimmetrico era stato concepito, è quella secondo cui la posizione sullo snow non è simmetrica come nello sci ma asimmetrica, appunto, tra front e back.
Cosa succede, dunque, che porta alla scelta dell'asimmetria con LA LAMINA FRONT AVANZATA RISPETTO A QUELLA BACK (lo grido perchè molti non hanno le idee chiare, a riguardo... anche in un libro sullo snowboard era scritto il contrario e l'autore, su mia domanda, non ha neanche risposto alla mail)?
Se io rimango fermo e mi metto sulla lamina front, premo in due punti della tavola che sono avanzati rispetto a quelli su cui premo se, nella stessa posizione, premo sul back (i talloni, visto che i piedi sono inclinati, premono su punti diversi rispetto alle punte).
La distribuzione della pressione, dunque, sarebbe diversa (più avanzata nel front, più arretrata nel back). A questa mancanza, nelle tavole SIMMETRICHE si sopperisce con una tecnica diversa dal semplice mettere la tavola sulla lamina front o back. La tavola asimmetrica, invece, era stata progettata per far sì che, senza cambiare di molto la distribuzione dei pesi, si potesse in modo VELOCISSIMO passare dalla lamina front a quella back.
Complici, come dice bibo, anche i bassi angoli, era tutto più comodo. Ribaltavi la tavola e... già eri con la distribuzione dei pesi "ad hoc".
Io continuo a dire che l'asimmetria avrebbe ancora ragione di esistere ma, per ragioni commerciali (occorre produrre doppi stock di tavole!) non viene perseguita (comprensibile). Personalmente, un paio d'anni fa, scrissi a qualche distributore di tavole per capire se gli era rimasta in magazzino qualche tavola asimmetrica da acquistare...
Un saluto.